Il presidente del Consiglio ha firmato il provvedimento con le nuove misure per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da Covid-19. "Abbiamo evitato lockdown generalizzato". Dal 21 dicembre al 6 gennaio stop spostamenti tra Regioni. A Natale, Santo Stefano e il primo dell'anno vietato muoversi dal proprio Comune. Il premier: "Ci si può sempre spostare per lavoro, salute, necessità". Resta il sistema di divisione in zone di tre colori
Boccia: Regioni hanno da guadagnare con collaborazione
"Io penso che le regioni, soprattutto a Statuto speciale, dalla leale collaborazione alla quale spesso ci richiama il presidente Mattarella hanno solo da guadagnarci". Lo ha detto al Tgr Vda il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, dopo la legge 'Anti Dpcm' approvata in Valle d'Aosta. "Nel senso - ha spiegato - che si rafforza l'autonomia e si rafforza anche la visione autonomista dentro però un perimetro, che è quello dentro cui siamo, di profilassi internazionale, che porta lo Stato centrale a indicare linee guida a tutela della salute. Non c'è business, non c'è economia se non c'è vita e non c'è salute".
Presidente Valle d'Aosta Lavevaz: norma Dpcm su spostamenti è iniqua
"Nessuna richiesta delle Regioni è stata accolta nel Dpcm. In particolare siamo stati infastiditi dalla norma su spostamenti che consideriamo iniqua. Ci sono comuni e comuni, anche Roma è un comune ma con milioni di abitanti e con un'estensione enorme. Non ci si potrà spostare nel comune vicino per il pranzo di Natale, anche nei comuni dove magari non c'è un ristorante. Questo crea disparità tra territori. Anche sull'apertura degli impianti di sci non è stata recepita nessuna delle nostre proposte". Lo ha detto il presidente della Regione Valle d'Aosta, Erik Lavevaz, intervenendo in Consiglio regionale sul nuovo Dpcm.
Nuovo Dpcm, Codacons: assurdo musei chiusi e mega librerie aperte
Il Codacons annuncia la proposizione di un ricorso in appello al Consiglio di Stato contro la decisione del Tar Lazio di respingere le richieste promosse dall'associazione e da Vittorio Sgarbi contro la chiusura dei musei varata con Dpcm del governo il 3 novembre scorso. "Per il Tar - spiega il Codacons in una nota - ogni valutazione circa la possibilità di consentire nuovamente la fruizione dei musei alla luce del miglioramento del quadro sanitario è rimessa alla discrezionalità dell'amministrazione, chiamata ad adottare la relativa scelta nel rispetto dei principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio effettivamente presente. Riteniamo tuttavia che tale discrezionalità, così come prevede la legge, debba essere ragionevole, limitata e proporzionata. A fronte di 34 mega librerie aperte a Roma e che vedono la presenza di un elevato numero di presenze, specie nei weekend, la chiusura dei 21 musei romani dove era consentito l'ingresso solo nel rispetto del distanziamento e delle norme Covid, appare assurda e abnorme"
Bozza Dpcm, quarantena per chi arriva da paesi extra Schengen
Tutti coloro che arrivano in Italia dai paesi extra Schengen dovranno rimanere in quarantena per 14 giorni. E' quanto prevede la bozza del Dpcm inviato alle Regioni in base al quale le persone che entrano in Italia da quei paesi "sono sottoposte alla sorveglianza sanitaria e all'isolamento fiduciario per un periodo di quattordici giorni presso l'abitazione o la dimora indicata".
Nuovo Dpcm, Confindustria Alberghi-Federterme: misure insostenibili
"Dopo 10 mesi di gravissima crisi nei quali l'industria alberghiera e termale è stata di fatto lasciata sola a combattere per la sopravvivenza delle proprie imprese e dei posti di lavoro degli oltre 250.000 lavoratori impiegati nel settore, le misure di questo Dpcm appaiono davvero irrispettose ed insostenibili e ci fanno dire ancora una volta 'no' a quella demonizzazione del settore che siamo francamente stanchi di sentire". E' quanto scrivono in una nota congiunta Confindustria Alberghi e Federterme. " Il segnale che arriva oggi - prosegue la nota - è 'la goccia che fa traboccare il vaso'. L'obbligo di servire i pasti in camera la sera di capodanno, peraltro quando già si è previsto il divieto di spostamento tra regioni e comuni, è una misura che offende tutti gli operatori che stanno lavorando con grande capacità, sacrificio e senso di responsabilità. Tutto questo quando a fronte di una perdita di fatturato per il settore alberghiero e termale che a fine anno sarà stata di oltre l'80% del fatturato, sono stati disposti aiuti che potranno coprirne meno del 10% e ancora in queste ore i Comuni stanno chiedendo di pagare la Tari e da mesi siamo in attesa di capire come sarà risolto il problema del tetto agli aiuti di Stato. Nello stesso momento i settori analoghi negli altri paesi europei hanno già ricevuto aiuti in forma di liquidità che sono arrivati a coprire anche il 70% delle perdite. Un vulnus, questo, che il settore rischia di portarsi sulle spalle anche nei prossimi anni, quando alla ripresa del settore l'industria alberghiera italiana dovrà tornare a competere sui mercati internazionali".
Regioni: stupore e rammarico per metodo governo
"Stupore e rammarico" per il metodo con cui il governo ha approvato il decreto che fissa le regole per gli spostamenti a Natale. Lo afferma la Conferenza delle Regioni sottolineando che le "forti limitazioni" imposte a "spostamenti e relazioni sociali" dal 21 dicembre al 6 gennaio "rende di fatto pleonastico il pronunciamento su parti essenziali del Dpcm". I governatori contestano in particolare il "mancato confronto istituzionale" e sottolineano che nei provvedimenti "non si fa riferimento alcuno" ai ristori promessi dal governo per le attività che saranno sospese.
Nuovo Dpcm, 25 senatori Pd, sì a spostamenti nei paesi
Venticinque senatori del Pd (sul totale di 35) hanno scritto una lettera al loro capogruppo Andrea Marcucci per chiedergli di "attivarsi con il Governo affinché lo spostamento tra Comuni nelle giornate del 25 e 26 dicembre e 1 gennaio possa avvenire, per consentire a persone che vivono in Comuni medio-piccoli di ricongiungersi per poche ore con familiari che abitano in altri Comuni". E' quanto si apprende da fonti parlamentari.
Nuovo Dpcm, federazioni centri commerciali: riaprirli è più sicuro
Federdistribuzione, Cncc e Confimprese chiedono con forza al Governo che nel prossimo Dpcm si preveda la riapertura dei Centri commerciali nel fine settimana. «Si tratta innanzitutto di una questione di sicurezza - afferma il presidente di Federdistribuzione, Claudio Gradara -. È infatti evidente che se non si consente ai consumatori di accedere ai negozi situati nelle periferie urbane, si rischia di favorire gli assembramenti nelle vie delle città e dei centri storici, soprattutto in vista del prossimo fine settimana con ben quattro giorni festivi e prefestivi"
Fontana: lunare stop spostamenti Comuni Natale e Capodanno
"Leggere un Decreto Legge a sorpresa che impedirà, il 25 e 26 dicembre e il 1 gennaio, lo spostamento dei cittadini fra Comuni della stessa regione anche solo per andare a visitare genitori e figli, mentre si discute di un Dpcm che non ha recepito nessuna delle indicazioni offerte dalle regioni, è un fatto 'lunare'; in perfetta contraddizione con le dichiarazioni sulla leale collaborazione fra Stato e Regioni". Lo dichiara il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.
Nuovo Dpcm, Zaia, lascia non poche perplessità
La bozza di Dpcm "lascia non poche perplessità". Lo ha detto ai giornalisti il presidente del Veneto Luca Zaia. "Questo Dpcm - ha proseguito - è talmente incisivo sugli aspetti degli spostamenti che il Governo si è visto costretto ad approvare un Decreto legge. Questo Dpcm qualche guaio ce lo dà", ha concluso.
Nuovo Dpcm, conferenza stampa Conte alle 20.15 a Palazzo Chigi
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte terrà una conferenza stampa alle 20.15 a Palazzo Chigi, nella quale illustrerà il nuovo dpcm. Lo rende noto la presidenza del Consiglio. (ANSA).