Conte: “Virus è treno in corsa, servono misure per frenarlo. Non stiamo dando schiaffi”
PoliticaIl premier interviene al Food festival del Corriere della Sera. Sulle restrizioni: “Confidiamo che siano limitate a qualche settimana”. “Non c'è una deliberata volontà di penalizzare qualcuno”, assicura. Poi conferma che oggi arrivano in Cdm le misure del Decreto ristori bis. Tra i provvedimenti cita la “sospensione della seconda rata Imu”; il credito di imposta al 60% sugli affitti di ottobre, novembre, dicembre; lo stop dei contributi previdenziali per i dipendenti e il rinvio dei versamenti per chi ha gli Isa
“Il virus è un treno che corre, oggi c'è bisogno di ulteriori riduttori della velocità” altrimenti “questo treno ci viene addosso”. È così che Giuseppe Conte ha parlato della situazione coronavirus (AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - SPECIALE) nel corso della sua partecipazione al Food festival del Corriere della Sera. Il premier ha ribadito che oggi arrivano in Consiglio dei ministri le misure del Decreto ristori bis (LE IPOTESI). Sul Natale, invece, ha precisato: "Io non ho mai detto che ci abbracceremo e festeggeremo. Ma far ripartire i consumi sotto Natale credo sia molto più utile per l'intera economia nazionale".
Conte: “Non stiamo dando schiaffi a nessuno”
Conte, quindi, ha parlato del virus come di un "treno che corre" e che bisogna frenare perché non ci travolga. "Dobbiamo creare una cintura di protezione da parte dello Stato per affrontare queste settimane. Capisco che questo non allevia le sofferenze, il disagio, anche quello psicologico. Ma dobbiamo guardarci negli occhi e dirci: se il treno sta correndo, possiamo tenere aperte attività che stimolano ad assembrarsi?", ha detto il premier durante il suo intervento in collegamento video. Con il nuovo Dpcm, ha poi assicurato, "non stiamo dando schiaffi a nessuno. Non c'è una deliberata volontà di penalizzare qualcuno”. Ha inoltre sottolineato: "C'è una vulgata secondo cui il governo non ha prevenuto la pandemia. Il governo ha investito miliardi per la scuola, i trasporti, le università, per i protocolli di sicurezza perfino nelle spiagge. Ma nonostante tutto la pandemia è arrivata e adesso dobbiamo adottare delle misure diversamente graduate per uscirne". "Con queste misure che abbiamo introdotto, con questo piano che stiamo perseguendo, confidiamo che le restrizioni siano limitate a qualche settimana. Se riusciamo a contenere il contagio possiamo affrontare le settimane che ci aspettano con un margine di serenità", ha spiegato ancora il premier. “Capisco il senso di ingiustizia degli imprenditori – ha aggiunto – ma non fermiamoci solo ai protocolli”.
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In Cdm il Decreto ristori bis
Conte ha poi confermato che “oggi con il Consiglio dei ministri entrano le misure del dl ristori bis”. Ha spiegato: "Come avrete visto, ci siamo resi conti che i ristori messi in campo erano modesti e li abbiamo raddoppiati, moltiplicati. Chi ha già ricevuto dei contributi, li può raddoppiare. Faccio un esempio: un piccolo ristorante che nel precedente lockdown aveva ricevuto 2.600 euro va a prendere 5.200. Abbiamo moltiplicato i contributi a fondo perduto e rispetto alle nostre deliberazioni bastano all'agenzia delle Entrate un paio di settimane per accreditare i fondi sui conti correnti". Tra le misure del decreto, il premier ha citato “la sospensione della seconda rata Imu”. Nel decreto, ha aggiunto, “c'è il credito di imposta al 60% sugli affitti di ottobre, novembre, dicembre; lo stop dei contributi previdenziali per i dipendenti e il rinvio dei versamenti per chi ha gli Isa, gli indici sintetici di affidabilità". E ancora: “Ci sarà un fondo ad hoc per mettere risorse in caso di variazioni tra zone gialle, arancioni e rosse”. Sull’Iva, Conte ha detto: “Un intervento così secco, al 4%, prevede un'esposizione di spesa eccessiva, la vedo complicata. Vedo una rimodulazione dell'Iva nell'ambito di una più complessiva riforma fiscale”.
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