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Coronavirus, Azzolina: "Ritorno a scuola in base a evoluzione virus. Avremo linee guida"

Politica
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Il ministro dell'Istruzione in audizione alla Camera: "La riapertura avverrà in modo graduale e stiamo predisponendo tutte le fasi". Poi aggiunge: "Voglio rassicurare i dirigenti scolastici preoccupati per le responsabilità: stiamo lavorando per fare sì che non ricada tutto sulle loro spalle, ci saranno regole chiare e flessibili". I sindacati annunciano scioperi: "Tregua finita". Marcucci, capogruppo Pd al Senato, scrive su Twitter: "Comprensibili ragioni sciopero"

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"Il governo accompagnerà il ritorno a scuola in sicurezza e considerate le condizioni determinate dall' evoluzione epidemiologica". Queste le parole del ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina in audizione alla Camera. La stessa ha poi rassicurato sul fatto che il governo sta "lavorando affinché le procedure si svolgano in condizioni di sicurezza per i partecipanti e il personale, valutando possibili alternative qualora lo scenario epidemiologico dovesse cambiare improvvisamente". Poi ha aggiunto: "Avremo linee guida chiare e precise". I sindacati però annunciano mobilitazioni: "La tregua è finita. La Cgil scuola non esclude lo sciopero. Il governo non creda che è tutto a posto”, ha detto il segretario generale della Flc Cgil, Francesco Sinopoli. Pronta allo sciopero della scuola anche la Uil con Pino Turi e lo Snals di Elvira Serafini. "È il momento che il governo faccia delle scelte", hanno detto i sindacalisti. I motivi del malessere stanno soprattutto nella questione del reclutamento dei precari e sulla ripartenza a settembre. Motivazioni condivise su Twitter anche dal capogruppo Pd al Senato Andrea Marcucci: ”In questa situazione di emergenza, e con tutte le difficoltà che sta registrando la scuola, sono comprensibili le ragioni che stanno convincendo i sindacati ad indire uno sciopero”, ha scritto (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE).

"Riapertura graduale, chiusura scelta obbligata"

Durante il suo intervento alla Camera, il ministro Azzolina ha confermato: "Voglio rassicurare i dirigenti scolastici preoccupati per le responsabilità: stiamo lavorando per fare sì che non ricada tutto su loro spalle, ci saranno regole chiare e flessibili". Poi ha specificato: "La chiusura scuola è stata operata in stretto collegamento con le autorità sanitarie. Il Dottor Miozzo proprio ieri (20 maggio, ndr) ha ricordato quale sarebbe stato il rischio se avessimo tenute aperte le scuole. La decisione di chiudere le scuole è stata sofferta e ha rappresentato certamente una ferita. Ma questo sacrificio ha contribuito a salvare migliaia di vite. Il Governo ha profuso davvero ogni impegno per far sì che il diritto all'Istruzione, costituzionalmente garantito, fosse in ogni caso assicurato a tutti gli studenti. Si è trattato di una scelta obbligata". Per questo, aggiunge "la riapertura avverrà in modo graduale. Stiamo predisponendo tutte le fasi per la riapertura".

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"A settembre regole chiare e flessibili"

Per quanto riguarda il possibile rientro, Azzolina ha precisato: “Per settembre stiamo lavorando ad un protocollo per la sicurezza che sarà chiuso a breve. Siamo consapevoli dell'importanza della scuola nel contesto sociale: il governo ha messo a punto piano per i centri estivi che sosteniamo in pieno". Finora, ha aggiunto Azzolina, "gli insegnanti hanno davvero dato il massimo. Le famiglie hanno fatto la loro parte. Gli studenti hanno dimostrato grande spirito di adattamento. No, la didattica a distanza non è stata perfetta. Ma ha davvero consentito di non disperdere del tutto le relazioni umane, ci ha tenuti in contatto con gli alunni e con le loro famiglie. E viceversa. È stata una didattica della vicinanza".

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"Maturità in presenza è garanzia per gli alunni"

Dopo aver parlato del possibile rientro, il ministro Azzolina si è soffermato sugli esami di maturità: "La scelta di effettuare l'esame di Stato in presenza, sulla base delle indicazioni delle autorità sanitarie e con opportuni protocolli di sicurezza a tutela della salute di studenti e personale coinvolto, è stata compiuta con il chiaro intento di salvaguardare l'aspetto psicologico ed emotivo dell'esame stesso, perché ogni studente potesse in un certo senso concludere il suo percorso nella scuola superiore, non soltanto come mero risultato di un apprendimento consolidato ai fini dell'acquisizione di un titolo, ma piuttosto come un necessario passaggio evolutivo nel suo cammino verso la vita adulta, nella difficile situazione emergenziale vissuta". Poi Azzolina ha chiarito alcuni dettagli della maturità 2020: "Abbiamo stanziato 39 milioni, del Decreto rilancio, per attuare tutte le misure di sicurezza". Per quanto riguarda l'attribuzione dei crediti, anche per gli anni precedenti, "sono state predisposte apposite tabelle di conversione per gli anni terzo e quarto". "La prova - ha ribadito Azzolina - varrà fino ad un massimo di 40 punti, mentre il credito scolastico è attribuito fino ad un massimo di 60 punti di cui 18 per la classe terza, 20 per la classe quarta e 22 per la classe quinta". 

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"Oltre un miliardo e mezzo di fondi per la scuola"

Per quanto riguarda invece gli altri investimenti del governo,  Azzolina ha confermato che è stato stanziato "più di 1 miliardo e mezzo per la scuola, così ripartito: 1 miliardo per il Fondo per gestione rientro a scuola a settembre (400 mln nel 2020, 600 nel 2021); 331 milioni per device, connettività, sicurezza, misure di protezione, assistenza medica, adattamento spazi in vista del rientro; 120 milioni per le istituzioni scolastiche non statali, per la fascia d'età da 0 a 16 anni per coprire le mancate rette (105 milioni) e aumentare il fondo regionale (15 milioni). 30 milioni per gli Enti locali per interventi di edilizia scolastica cosiddetta 'leggera'". 

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