Il premier: "Non siamo nelle condizioni di dire che il 14 aprile allenteremo le misure. Quando gli esperti ce lo diranno, entreremo nella fase 2 di allentamento graduale per poi passare alla fase 3 di uscita dall'emergenza, della ricostruzione, del rilancio"
Il premier Giuseppe Conte, in serata, durante una conferenza stampa da Palazzo Chigi, ha confermato la proroga delle restrizioni per l'emergenza Coronavirus (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - LE GRAFICHE CON I NUMERI DEI CONTAGI) fino al 13 aprile, annunciando di aver firmato il dpcm che estende i blocchi fino al giorno di Pasquetta. Nel nuovo decreto si vietano gli allenamenti anche degli atleti professionisti. Già in mattinata, il ministro della Salute Roberto Speranza, durante l'informativa al Senato, aveva annunciato l'estensione delle misure anti-contagio.
"Non si può ancora dire se il 14 aprile allenteremo le misure"
Conte ha spiegato di non poter garantire quando finiranno le restrizioni: "Non siamo nelle condizioni di dire che il 14 aprile allenteremo le misure. Quando gli esperti ce lo diranno, entreremo nella fase 2 di allentamento graduale per poi passare alla fase 3 di uscita dall'emergenza, della ricostruzione, del rilancio". I morti, ha detto Conte, sono "una ferita che mai potremo sanare: non siamo nella condizione di poter allentare le misure restrittive e alleviare i disagi e risparmiarvi i sacrifici a cui siete sottoposti”.
"Se allentiamo ora sforzi vani"
"Se iniziassimo ad allentare le misure - ha continuato il premier - tutti gli sforzi sarebbero vani, quindi pagheremmo un prezzo altissimo, oltre al costo psicologico e sociale, saremmo costretti a ripartire di nuovo, un doppio costo che non ci possiamo permettere. Invito tutti a continuare a rispettare le misure".
"Pochi irresponsabili danneggiano tutti"
Il premier ha anche osservato che "c'è una sparuta minoranza di persone che non rispetta le regole: abbiamo disposto sanzioni severe e misure onerose. Non ci possiamo permettere che l'irresponsabilità di alcuni rechino danni a tutti".
"Non abbiamo autorizzato l'ora del passeggio dei bimbi"
Conte si è anche soffermato sulla circolare del Viminale relativa ai più piccoli: "Non abbiamo affatto autorizzato l'ora del passeggio coi bambini. Abbiamo solo detto che quando un genitore va a fare la spesa si può consentire anche l'accompagno di un bambino. Ma non deve essere l'occasione di andare a spasso e avere un allentamento delle misure restrittive".
Lo stop agli allenamenti
Per quanto riguarda il nuovo divieto gli allenamenti degli atleti professionisti, Conte ha spiegato che è stato adottato "onde evitare che delle società sportive possano pretendere l'esecuzione di una prestazione sportiva anche nella forma di un allenamento. Ovviamente gli atleti non significa che non potranno più allenarsi: non lo faranno in maniera collettiva ma individuale".