Parla la titolare del ministero di viale Trastevere: "al Sud graduatorie piene, al Nord vuote. Nel decreto scuola peso alla continuità didattica: bisognerà rimanere nello stesso posto almeno 5 anni
Entro febbraio verranno banditi tre concorsi nella scuola. Lo ha riferito la ministra Azzolina precisando che si partirà con un concorso straordinario per 24mila posti con i vincitori che andranno in cattedra entro il primo settembre, poi un concorso ordinario per la scuola secondaria di primo e secondo grado e, infine, un concorso ordinario per la scuola dell'infanzia.
"I concorsi vanno fatti dove c'è bisogno"
"I concorsi verranno banditi dove ci sono posti e non aspiranti", ha aggiunto la ministra. "Al Sud le graduatorie sono piene, al Nord vuote; i concorsi vanno fatti dove c'è bisogno". Su questo argomento la Azzolina ha inteso completare il suo pensiero: "io non penso che gli insegnanti debbano essere reclutati dalle Regioni, sono dipendenti dello Stato e devono essere reclutati dallo Stato". Netta la sua posizione sulla continuità didattica: "nel decreto scuola è stato previsto che bisogna restare in quel posto almeno 5 anni".
"Meritocrazia non è una parolaccia"
Altro tema delicato affrontato dal titolare del ministero di viale Trastevere è quello della formazione dei docenti: "i docenti vanno assolutamente formati, la formazione deve essere obbligatoria. L'emergenza del precariato certo non si risolverà a settembre", ammette la ministra, che però aggiunge: "a me interessa che a settembre non ci siano dei buchi: il problema del precariato va risolto negli anni, lo si farà programmando e formando seriamente. Meritocrazia non è una parolaccia, significa dare un futuro migliore al Paese".