Al vertice di maggioranza di Palazzo Chigi esaminato un testo di 35 articoli, ma l'intesa sulle nuove norme non è ancora stata trovata. Bonafede: "Distanze su prescrizione". Il Pd: "Base di partenza utile, non pensiamo sia incostituzionale"
Sono 35 gli articoli che compongono la bozza di legge delega per la riforma del processo penale, con norme che vanno dalla prescrizione alla riforma del Csm. Nel testo, sul quale si è tenuto oggi un vertice di maggioranza a Palazzo Chigi, anche lo stop della prescrizione solo in caso di condanna. Sulla bozza non è stato trovato accordo anche per i dubbi di Italia viva, su eventuali profili di incostituzionalità, del "lodo Conte" per la riforma della prescrizione. "Abbiamo lavorato alla riforma del processo penale per accelerare i tempi. Tutte le forze politiche valuteranno il testo e faranno le loro proposte. Numerose sono le convergenze sulle misure per abbreviare i tempi. Rimangono alcune distanze sulla prescrizione. Per me e per il M5s resta prioritario garantire la certezza della pena e che non ci siano sacche di impunità". ha detto il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede.
Il vertice a Palazzo Chigi
Al vertice di maggioranza a Palazzo Chigi, al tavolo con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede hanno partecipato i rappresentanti dei partiti di maggioranza: per il Pd Andrea Giorgis, Walter Verini, Franco Mirabelli e Alfredo Bazoli, per Iv Maria Elena Boschi e Lucia Annibali, per Leu Pietro Grasso e Federico Conte, per il M5s il sottosegretario alla Giustizia Vittorio Ferraresi, i senatori Arnaldo Lomuti e Grazia D'Angelo e il deputato Devis Dori.
I dubbi sul lodo Conte
"Non pensiamo che sia incostituzionale, è una proposta interessante, può essere integrata ma è una base di partenza utile", ha però detto Bazoli (Pd), al termine del vertice. La riforma del processo penale è "un cantiere di lavoro ancora aperto: unico imperativo categorico è ridurre i tempi dei processi. Il lodo Conte sulla prescrizione è ancora in fase di approfondimento perché ci sono aspetti allo studio", ha invece fatto sapere Grasso (Leu). Quanto ai dubbi di incostituzionalità sulla prescrizione, Grasso ha risposto: "Ho già espresso la mia opinione, avevo manifestato perplessità ma c'è un pragmatismo di governo che spinge a trovare una soluzione".
Attuare entro un anno i decreti legislativi
Ma cosa prevede la bozza? L’articolo 1 delega il governo ad attuare entro un anno i decreti legislativi attuativi della legge "per l'efficienza del processo penale, per la riforma complessiva dell'ordinamento giudiziario e della disciplina su eleggibilità e ricollocamento in ruolo dei magistrati nonché disposizioni sulla costituzione e funzionamento del Csm".
La sospensione della prescrizione
Sul tavolo, c'è appunto, anche lo stop alla prescrizione solo se c’è la condanna. Nello specifico, a quanto si apprende, nella bozza si legge: "La sospensione del corso della prescrizione ai sensi dell'articolo 159, comma 2, del codice penale sia limitata alla sentenza di condanna e al decreto di condanna". La prescrizione si sospende "per un tempo non superiore a due anni" dopo l'impugnazione della sentenza di proscioglimento e, in caso di condanna, comunque riprende quando la sentenza del grado successivo abbia prosciolto l'imputato. La norma prevede inoltre che se durante i due anni di sospensione previsti in caso di impugnazione della sentenza di proscioglimento "si verifica un'ulteriore causa di sospensione, i termini sono prolungati per il periodo corrispondente".