"Bisogna riportare dentro il Servizio sanitario nazionale i troppi italiani che non si curano come dovrebbero per motivi economici", dice il ministro. E aggiunge: "Per una ecografia mammografica si pagano 36 euro sia se sei miliardario sia se sei un operaio ex Ilva"
Quattro milioni di italiani non si curano a causa del reddito, per questo motivo "occorre rivedere il sistema dei ticket su base principio di bilanciamento". Queste le parole del ministro della Salute, Roberto Speranza. "Bisogna riportare dentro il Servizio sanitario nazionale i troppi italiani che non si curano come dovrebbero per motivi economici e questo è un fenomeno consistente: alcuni studi stimano che si tratti di 4 milioni di persone".
Ticket sanitari
"La questione dei ticket - aggiunge Speranza - va quindi rivista sulla base di un principio di bilanciamento di spesa volto a favorire chi ancora resta fuori dal Ssn". E aggiunge: "La tassa più brutta che c'era era il superticket e l'abbiamo abolita, dal primo settembre non ci sarà più. Oltre a questo resta la quota del ticket che tutti pagano indipendentemente dal reddito: ho annunciato un collegato nella manovra per un bilanciamento del ticket".
36 euro per una mammografia
Il ministro ha quindi chiarito con un esempio concreto: "Io sono deputato e prendo un'indennità molto più alta di un operaio ex Ilva; chi guadagna molto di più deve cioè pagare un po' di più rispetto a chi guadagna molto di meno". Dunque, "l'idea è proprio un bilanciamento nella spesa per il ticket". Oggi, infatti, per una ecografia mammografica, ha sottolineato, "si pagano 36 euro sia se sei miliardario sia se sei un operaio ex Ilva; questo principio può però essere superato con un bilanciamento di spesa volto a favorire chi ancora resta fuori dal Ssn, stando pero' attenti a non spingere fuori dal sistema i redditi piu' alti; Il servizio sanitario deve cioè comprendere tutti".