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Governo, Orlando contro Renzi: "Destabilizza esecutivo". Di Maio: "Troppi annunci"

Politica

Il vicesegretario del Pd attacca il leader di Italia Viva: "Non è che se un ultimatum lo lanci dal Papeete è peggio che se lo lanci dalla Leopolda". Anche il leader del M5S contro l'ex premier: "Troppe interviste che annunciano qualcosa"

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Giornata di tensioni all'interno della maggioranza, con uno scontro tra il vicesegretario del Pd Andrea Orlando e il leader di Italia Viva Matteo Renzi e malumori anche da parte del ministro degli Esteri Luigi Di Maio su alcuni esponenti dell'esecutivo. Orlando ha attaccato l'ex presidente del Consiglio invitandolo a non mettere in discussione la tenuta del governo. "Non è che se un ultimatum lo lanci dal Papeete è peggio che se lo lanci dalla Leopolda", ha detto l'ex ministro. Pronta la risposta dell'ex sindaco di Firenze: "Pd fa guerra al Matteo sbagliato". Di Maio ha invece criticato le interviste rilasciate da Renzi e dal ministro della Salute Roberto Speranza. "Ogni mattina leggiamo interviste che annunciano qualcosa. Facciamolo e poi diciamolo", ha detto il leader del M5S.

Orlando: "Gli ultimatum non vanno lanciati"

"Gli ultimatum non vanno lanciati, perché sennò si sfascia tutto - ha detto Orlando partecipando alla giornata conclusiva della festa di Dems a Rimini -. Qui in gioco c'è la tenuta della democrazia liberale in questo Paese e chi mette in discussione, giocando col fuoco, la tenuta di questo governo mette in discussione la tenuta della democrazia liberale di questo Paese". Il vicesegretario ha poi spiegato che il Pd non vuole "fare quattro campagne elettorale parallele, noi vogliamo cambiare l'Italia e per cambiare l'Italia non si fanno ultimatum, interviste a distanza, non si dice 'devi fare questo altrimenti...'".

Renzi: "Non destabilizzo governo. Sarebbe schizofrenia"

A "Mezz'ora in più" Matteo Renzi ha presto replicato: "Se il governo l'ho voluto fare un mese fa, non posso destabilizzarlo oggi, sarebbe schizofrenia". Per il leader di Italia Viva Orlando mette, sbagliando, allo stesso livello Leopolda o Papeete. "Questo è il punto, la cosa che tradisce questa riflessione - ha detto Renzi -. Il Pd fa la guerra al Matteo sbagliato". L'ex presidente del Consiglio ha poi spiegato che quando "Salvini ha chiesto dal Papeete pieni poteri e di andare alle elezioni, io ho pensato che tra andare alle elezioni con il diktat del Papeete, era meglio fare il governo". Ha sottolineato anche che "è chiaro che per me Salvini è l'avversario, ma l'errore che non capisco è che io combatto contro Salvini e Orlando contro di me".

 

Renzi: "Non siamo contro il governo"

Questa mattina, in un'intervista a La Stampa, Renzi aveva anche assicurato di non voler interrompere il percorso dell'esecutivo guidato da Giuseppe Conte: "Siamo stati i principali sponsor del governo, perché mai farlo cadere?". Aveva poi aggiunto: "Noi non siamo contro il governo, ma siamo contro l'aumento delle tasse. Questo governo del resto nasce proprio per non aumentare l'Iva, no?". 

Di Maio: "Troppi annunci"

Proprio contro le dichiarazioni rilasciate ai media da Matteo Renzi e Roberto Speranza si è scagliato invece Luigi Di Maio. "Stamattina, come tante altre volte, sui giornali leggo troppi annunci. Questo non può essere il governo in cui ogni mattina leggiamo interviste che annunciano qualcosa - ha detto il leader M5S -. Facciamo e poi diciamolo, vale per tutti gli argomenti. Stiamo lavorando alla legge di bilancio? Scriviamola, diamo ai cittadini i soldi che meritano e poi facciamo tutte le interviste che volete".