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Salvini: "Selfie con figlio del boss di camorra? Non chiedo documento a chi mi ferma"

Politica

Il leader della Lega è apparso in una foto su Fb in compagnia di Michele Antonio Matrone, autore dello scatto. Il ragazzo è il figlio di Franchino "a belva", killer di Scafati condannato all'ergastolo. L'ex ministro dell'Interno: "Faccio migliaia di foto al giorno"

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È polemica per un selfie pubblicato su Facebook da Michele Antonio Matrone in compagnia di Matteo Salvini. Il ragazzo è il figlio di Franchino "a belva", uno dei killer più spietati alla corte di Pasquale Galasso e Carmine Alfieri a Scafati, nel Salernitano, condannato all'ergastolo nel 2009 e arrestato nell'agosto 2012. La foto, corredata dalla didascalia "Un caffè insieme al mio caro amico Matteo", sarebbe stata scattata a Vignola, in provincia di Modena, dopo un comizio del leader della Lega che si è tenuto domenica. Ma sull'immagine, che circola da alcuni giorni sui quotidiani locali (da Metropolis a Mezzo Stampa), l’ex ministro dell’Interno ha chiarito: "Faccio migliaia di foto ogni giorno, non chiedo la carta d'identità a chi mi ferma per strada".

Lo scatto e i like di alcuni consiglieri comunali

Lo scatto avrebbe anche incassato i like di alcuni consiglieri comunali di Scafati e di tanti cittadini. Sulla foto si è anche pronunciato l'ex sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, che solo a giugno scorso è tornato nel Comune dopo che il presidente del collegio di Nocera Inferiore - che tratta il suo processo per scambio elettorale politico-mafioso - ha revocato il suo divieto di dimora. "Quando ti ho visto in foto, ad un raduno della Lega, in un selfie, a prendere un caffè con Michele Antonio Matrone, con precedenti penali, figlio del più pericoloso boss di Scafati e dell'Agro, ho tremato io per te, per la strumentalizzazione che avrebbero messo in campo, così come, pur di farmi apparire vicino al clan, fotografarono in prima pagina mio fratello titolando: 'il fratello del sindaco sulla barca del figlio del boss'. Era solo una barca che somigliava", ha scritto Aliberti in un lungo post su Fb.

Le critiche dei parlamentari M5s Antimafia

Il selfie ha anche attirato le critiche dei parlamentari M5s. "Siamo rimasti allibiti", hanno detto Andrea Caso e Francesco Urraro, membri campani della Commissione parlamentare Antimafia, con la portavoce Virginia Villani della Commissione Lavoro alla Camera, che hanno anche chiesto a Salvini di chiarire la sua posizione. "Il ministro del 'più selfie per tutti' ci ha abituati in 14 mesi ad ogni tipo di foto, ballo ed esibizione canora, ma, se la politica balneare al Papeete poteva farci pure sorridere, qui invece c'è da piangere perché getta ombre su una persona che è stata ministro dell'Interno fino al giuramento del nuovo Esecutivo".