Fa discutere la mise trasparente indossata nel giorno di insediamento del Consiglio. "È un attacco strumentale e ben architettato a una donna che fa politica coi 5 Stelle. Uso trasparenze da sempre e sempre le userò", dice la pentastellata in un’intervista al Corriere
Sta creando non poche polemiche il look della consigliera regionale sarda del M5s Desiré Manca, che ha ricevuto molte critiche per la scollatura e il vestito trasparente sfoggiati il 4 aprile scorso, nel giorno d'insediamento del Consiglio. “È un attacco strumentale e ben architettato a una donna che fa politica coi 5 Stelle. Uso trasparenze da sempre e sempre le userò”, si difende lei, 46 anni, in un’intervista al Corriere.
"Le donne che mi attaccano sono complessate o gelose"
"Questa pubblicità quasi offende il mio essere donna e la mia libertà di esserlo. C'è una visione maschilista, anche da parte delle donne", osserva indignata. Per Manca, che è capogruppo in Consiglio dei pentastellati, le donne che la attaccano, più degli uomini a suo dire, "devono essere complessate o gelose. O soffrono di non saper osare". “Se ci fosse un regolamento che vieta il tulle - aggiunge - , mi adeguerei, ma non c’è. Io, in consiglio, porto me, le mie idee e anche la mia fisicità. Anche da consigliere a Sassari vestivo in tailleur e sottogiacca”.
"Uso gli stessi vestiti anche in chiesa"
All'obiezione della giornalista che riporta le critiche di quelli che sostengono che la consigliera confonda i sottogiacca con la lingerie, Manca replica: "Non è lingerie perché sotto ho il reggiseno. Ho un figlio diciottenne, non uscirei col seno all'aria. Al mare, non vado in topless ma in bikini. Però il tulle lo metto al supermercato come in chiesa". E chiosa: “Non sono mai andata nuda e mai lo farò. Infatti, l’altro giorno, ero vestitissima”.