Il vicepremier in missione a New York e a Washington: "Non sono qui per rassicurare, ma per portare avanti le relazioni politiche e commerciali", risponde a chi gli chiede se il tour fosse per tranquillizzare gli Stati Uniti dopo l'accordo con la Cina
“Non sono qui per rassicurare ma per portare avanti ancora di più le relazioni politiche e commerciali’’. Questa una delle prime frasi pronunciate da Luigi Di Maio, arrivato ieri sera a New York, in risposta a chi gli chiedeva se il tour americano, appena iniziata, fosse per tranquillizzare gli Usa dopo l'accordo tra Italia e Cina sulla Via della Seta. “Questa missione - ha spiegato il vicepremier - era già stata prevista e rimandata per lo shutdown. Sono contento che capiti in questa settimana perché avrò modo di spiegare al nostro alleato, gli Stati Uniti, che siamo alleati e vogliamo restare nella Nato e siamo partner commerciali”.
"Incontri per attrarre investimenti"
''L'Italia è un paese dal grande potenziale - ha detto Di Maio a New York - vengo a raccontare di un governo che nei prossimi 4 anni vuole far ripartire la crescita sostenibile, rimettere al centro l'impresa, gli investimenti pubblici e privati, soprattutto nelle nuove tecnologie che permetteranno alla nostra economia di decollare’’. Di Maio negli Usa avrà “incontri con molti attori di fondi di investimenti per convincerli a fare investimenti in Italia’'. Il governo ''è impegnato a fare investimenti che servono per far crescere l'Italia. In Europa c'e' una situazione economica non entusiasmante, la Germania sta rallentando, noi possiamo fare molto di più sulle esportazioni. L'Italia come marchio supera gli Stati Uniti e il Giappone, è un brand di grande valore. Con il piano di investimento da 140 milioni di euro che abbiamo fatto possiamo aiutare le esportazioni e far crescere la produzione industriale’’, ha aggiunto Di Maio.
Gli obiettivi politici del tour
Il viaggio però punta anche ad obiettivi strettamente politici, in Italia e nelle relazioni internazionali. Il capo politico del M5s intende rinsaldare i rapporti con la potenza che, fanno notare i 5 Stelle, resta il "principale alleato" dell'Italia e sottolineare la vicinanza dei 5 Stelle agli americani proprio nel momento in cui la Lega, alleato di governo, sembra promuoversi come l'interlocutore principale di Trump. La visita di Di Maio arriva a stretto giro dalla recente visita negli Usa del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti che, in un analogo tour tra New York e Washington, era volato negli States proprio per rassicurare gli Usa della sponda italiana.
Chi incontrerà Di Maio
Di Maio negli Usa si prepara ad incontrare il segretario al Commercio e quello all'energia dell'amministrazione Trump ma anche rappresentanti di aziende della Silicon Valley e soprattutto investitori, fondi di investimento con il principale obiettivo di aprire le porte agli investimenti Usa in Italia. Dopo un incontro con la collettività italiana al Consolato Generale d’Italia, già da oggi sono previsti incontri con gli investitori, tra cui Bank of America e Merrill Lynch e poi una visita al New York Stock Exchange. Dopo un punto stampa all’Istituto del commercio estero, vedrà la comunità d'affari italiana di New York. Nel pomeriggio del 27 marzo è previsto l’arrivo a Washington per un incontro riservato sullo sviluppo delle Grandi tecnologie "Big tech: The Way forward" e poi una cena con i rappresentanti delle principali imprese italiane negli Stati Uniti.