Il premier, a Lecce per una visita al centro di ricerca Cnr, ribadisce di non voler lavorare a una futura esperienza di esecutivo. “Non bisogna pensare come la vecchia politica e iniziare a lavorare per un domani”, ha sottolineato
"Io personalmente l'ho detto, non ho la prospettiva di lavorare a una nuova esperienza di governo. La mia esperienza di governo termina con questo". A ribadirlo è il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, a margine di una visita al centro di ricerca Cnr a Lecce. "In questo momento abbiamo una grande chance, siamo al governo. Quello che dobbiamo fare sino all'ultimo giorno in cui avremo questa responsabilità, è lavorare incessantemente, senza sosta, con la massima concentrazione per individuare e selezionare gli interessi degli italiani e perseguirli. Non bisogna pensare come la vecchia politica e iniziare a lavorare per un domani. Sarebbe una prospettiva completamente sbagliata", ha aggiunto.
“Non ha senso parlare di strategia per il Movimento”
"Non esiste e non ha senso per me pormi un problema di strategia per salvare il Movimento”, ha aggiunto Conte, rispondendo ai giornalisti. “Non è questione di sondaggi, la cosa migliore per me personalmente, per tutti gli esponenti del M5s e quindi per il leader politico, ma anche per gli esponenti della Lega, è quella di lavorare". "In questo momento - ha concluso - abbiamo una grande chance, siamo al governo. Non si può pensare a una prospettiva di governo futura. Gli italiani ci renderanno conto di cosa abbiamo fatto ieri, oggi, domani mattina".
La visita a Lecce
Il premier questa mattina è arrivato nel campus Ecotekne di Lecce, che ospita l'istituto di Nanotecnologia del Cnr-Nanotec, dove ha incontrato le delegazioni di olivicoltori che protestano per i danni provocati dalla Xylella. “È uno scandalo perché si è ingigantito a tal punto, noi stiamo parlando non di una pianta ma dell'immagine storico-culturale di queste comunità. L'ulivo identifica tutta quest'area. Questa tragedia che si è diffusa andava estirpata, aggredita prima", ha sottolineato Conte. Successivamente ha presenziato alla firma del piano di ricerca che Cnr ed Eni hanno stipulato e che prevede 20 milioni di investimenti per attivare quattro laboratori congiunti, tutti localizzati nel Mezzogiorno, e un connesso programma di alta formazione rivolto a giovani ricercatrici e ricercatori. “È una giornata molto importante, sono fierissimo di essere qui”, ha commentato Conte.