In una lettera a Repubblica, il premier sottolinea che l’Ue "deve perseguire una efficace tutela della dignità della persona". "Occorre rafforzare ruolo e poteri del Parlamento europeo", mentre, sul fronte migranti, "s’impone una responsabilità condivisa"
Un salario minimo per tutti i cittadini europei. È la proposta del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che, in una lettera a Repubblica, sottolinea come l'Unione europea deve compiere uno "sforzo di responsabilità collettiva" e affrontare la questione del lavoro e della disoccupazione giovanile. Per farlo, il Vecchio Continente "deve perseguire una efficace tutela della dignità della persona, che protegga sia il salario dei cittadini sia i disoccupati, prevedendo ad esempio un'assicurazione europea contro la disoccupazione, come pure l'introduzione di un salario minimo europeo, così come proposto, peraltro, da esponenti del nostro governo". Per il premier "il prossimo rinnovo del Parlamento europeo costituisce un'occasione preziosa per avviare una discussione franca e consapevole". Un messaggio, questo, che Conte ha poi ribadito nelle comunicazioni in Aula alla Camera, in vista del prossimo Consiglio europeo: "Crediamo che la crescita della produttività del lavoro debba alimentare la crescita dei salari dei lavoratori, piuttosto che l'accumulo di surplus commerciali, che oltre una certa misura sono vietati dalle stesse regole europee". (ELEZIONI EUROPEE: TUTTO QUELLO CHE C'È DA SAPERE)
Conte: "Bisogna rafforzare il Parlamento europeo"
Conte definisce "decisivo il rapporto tra cittadini e Istituzioni europee. Per realizzare con coraggio l'ambizioso progetto di creazione di un demos europeo, occorre rafforzare ruolo e poteri del Parlamento europeo, l'unica Istituzione direttamente legittimata dal voto dei cittadini", scrive. "Possiamo ormai ragionare di un'opinione pubblica europea. Per questo dobbiamo guardare con favore anche all'introduzione di istituti di democrazia diretta". Nella lettera il presidente del Consiglio affronta anche la questione delle politiche di austerity: "Sicurezza sociale e creazione di lavoro significa anche un'Europa che non resta prigioniera del dilemma crescita- stabilità", sottolinea. A Montecitorio il premier ha spiegato che c'è una "mancanza di visione di lungo periodo dell'Europa, a cui l'Italia vuol porre rimedio rilanciando un'idea di Europa protagonista nel mondo".
"Sui migranti serve responsabilità condivisa"
Sul fronte migranti, invece, "s'impone una responsabilità condivisa degli Stati membri, basata su solidarietà e coesione, in coerenza con la strada indicata dal Consiglio europeo del 28-29 giugno 2018", rimarca Conte, che propone "un nuovo partenariato europeo con l'Africa". "Responsabilità, solidarietà, crescita e lavoro, stabilità, competitività e leadership verso il resto del mondo, sono tutti pilastri senza i quali l'edificio europeo rimane sbilanciato e a rischio di continui cedimenti o crolli. Per tenere in piedi questi pilastri - osserva Conte - serve però un materiale sempre più raro nell'Europa di oggi e che dobbiamo tutti, con urgenza, recuperare: la fiducia. Il recupero della fiducia è indispensabile, perché senza fiducia - conclude - rimarremo fermi, non potremo raggiungere nessun traguardo, mentre il mondo globale andrà sempre più avanti".