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Droga, ministro Fontana: "Bisogna rivedere la modica quantità"

Politica

Il titolare del dicastero per la Famiglia, in un’intervista al Corriere della Sera, spiega che "fa pensare che ci sia una quantità ammissibile". "In aumento la dipendenza da cannabis - aggiunge - I SerD vanno aggiornati"

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Sulla droga è tempo di "rivedere norme come la 'modica quantità'". A sostenerlo è il ministro per la Famiglia Lorenzo Fontana che, in un’intervista al Corriere della Sera, detta l’agenda di governo per quanto riguarda le politiche legate al consumo di stupefacenti. "L'idea è quella di ripensare profondamente il sistema della prevenzione e dell'assistenza - premette Fontana - Ma anche rivedere norme come la ‘modica quantità’: da un lato fa pensare che ci sia una quantità ammissibile, dall'altra impedisce di togliere gli spacciatori dalle strade". "È importante - spiega il ministro, in quota Lega - che la questione torni al centro dopo che per anni è sembrato che fosse superata. Il mio primo atto pubblico è stata una visita a San Patrignano", dove si trova una comunità di recupero per tossicodipendenti.

"In aumento dipendenza da cannabis"

"Anche la cannabis - aggiunge Fontana - è un problema diverso dal passato" perché, "ha causato un grande aumento delle richieste di trattamento presso i SerD (servizi pubblici per le dipendenze patologiche, ndr), degli accessi ai pronto soccorso per intossicazione acuta, dei ricoveri nelle Comunità a causa della forte concentrazione del principio attivo contenuto". Alla domanda se la risposta sul territorio non sia debole e inadeguata ai nuovi consumi, il ministro risponde: "Sul territorio i servizi sono differenziati, dipendono dalle politiche regionali, e alcune Regioni investono troppo poco. Da parte degli operatori, delle comunità e del volontariato, mi segnalano gravi difficoltà e carenze di risorse". "I SerD - sottolinea ancora - vanno aggiornati per affrontare tutte le forme di dipendenza: abbiamo istituito un fondo per la Prevenzione della Dipendenza di 7 milioni di euro. Forse non riusciremo a coprire tutti i bisogni ma almeno faremo ripartire gli interventi sul territorio".