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Autonomie, De Luca formalizza la richiesta per la Campania

Politica

Il presidente della Regione ha inviato la richiesta alla presidenza del Consiglio, dopo che una precedente domanda non ha ricevuto risposta. “Vogliamo difendere unità nazionale: io sono il primo contro la cialtroneria del Sud”, ha detto

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Con una lettera al Presidente del Consiglio, la Campania ha formalizzato la richiesta di autonomia differenziata. L'annuncio è stato dato dal presidente della Regione campana Vincenzo De Luca. "Abbiamo chiesto un mese fa di essere associati alla discussione di Veneto, Lombardia ed Emilia. Non abbiamo ricevuto risposte. La nostra linea è: difesa dell'unità nazionale, parità di condizioni per tutti i cittadini italiani, livelli di prestazione uguali per tutti e premialità e penalità per tutti quegli amministratori che dimostrano di non essere in grado di amministrare in maniera corretta". Dal Ministero per gli Affari regionali e le autonomie fanno però sapere che "dalla Regione risulta agli atti una richiesta del febbraio 2018, nella precedente legislatura, che non precisa gli ambiti e le materie per cui attivare la richiesta". Oltre alla Campania anche Liguria, Lazio, Marche, Piemonte, Toscana e Umbria avrebbero già formalmente conferito al Presidente l'incarico di chiedere al governo l'avvio delle trattative per ottenere ulteriori forme di autonomia.

Ecco gli ambiti

Nella richiesta ufficiale di autonomia differenziata avanzata dalla Campania, gli ambiti sono: tutela e sicurezza lavoro; istruzione tecnica e professionale; internazionalizzazione imprese e commercio con l'estero; ricerca e innovazione; governo del territorio; ambiente; infrastrutture e lavori pubblici; tutela salute; agricoltura, fauna e acquacoltura; beni culturali, spettacolo e sport; giustizia di pace; partecipazione a formazione e attuazione diritto Ue; coordinamento finanza pubblica e tributi.

De Luca: “Io contro cialtroneria del Sud ma serve unità” 

Alla ministra per l'autonomia Erika Stefani che lo ha definito "simpatico", De Luca ha risposto: "Conoscevo già le opinioni del ministro, ricambio la simpatia. Ma considero che la linea scelta per l'autonomia differenziata porti a spezzare l'unità del paese". Secondo De Luca il progetto di Lombardia, Veneto ed Emilia "marginalizza la realtà del Sud e porta l'Italia sul cammino che può diventare drammatico”. "Io sono contro - ha aggiunto – più degli amici del nord, le realtà di cialtroneria che abbiamo nel Sud. Ma siamo a un punto in cui bisogna parlare con chiarezza, se qualcuno immagina che il residuo fiscale debba rimane al nord e i servizi sociali siano rapportati alla ricchezza dei singoli territori credo abbia in testa un'idea fuori dalla Costituzione Italiana e prefigura una società che va verso l'imbarbarimento".

“Se ci presentiamo con il volto di Napoli ci ridono in faccia”

Nella richiesta di autonomia della Campania non ci sono tutte le stesse funzioni che chiedono le altre tre Regioni: "Non chiederemo ad esempio l'autonomia scolastica", ha detto De Luca, sottolineando di voler “rappresentare il Sud che combatte e accetta la sfida dell'efficienza non quello della cialtroneria che porta ad accumulare debiti e finisce per screditare tutta la battaglia meridionalista”. Per farlo, la Campania dovrà “presentarsi con il volto giusto” che non è, secondo il governatore, quello del Comune di Napoli: “È quello che riceve 362 euro pro capite l'anno, più soldi in assoluto, più di Roma e di Milano, ma i cittadini pagano le tasse più alte e hanno i servizi peggiori, oltre al fatto che il Comune ha accumulato un debito di oltre un miliardo. Se ci presentiamo con questa immagine del Sud ci ridono in faccia e fanno bene a mandarci a quel paese".