Ddl approvato con 185 sì, 54 no e 4 gli astenuti. Ora il testo, che prevede di ridurre a 400 i deputati e a 200 i senatori, passa alla Camera. Favorevoli M5s, Lega, ma anche Fi e Fdi. Contrari Pd, Leu e gruppo delle Autonomie
Via libera dal Senato al disegno di legge della maggioranza di riforma costituzionale che taglia il numero dei deputati da 630 a 400 e dei senatori, da 315 a 200. 185 i sì, 54 i no, 4 gli astenuti. Il testo passa ora alla Camera. Dal momento che si tratta di una riforma costituzionale il ddl richiederà una doppia lettura conforme dei due rami del Parlamento.
Favorevoli M5s, Lega, Fi e Fdi
In favore del ddl hanno votato M5s e Lega, che avevano presentato il testo. "Evviva! Approvato il Tagliapoltrone in Senato! Presto ci saranno 345 parlamentari in meno e un risparmio di mezzo miliardo di euro a legislatura", esulta su Facebook, Luigi Di Maio. Favorevoli al ddl anche Forza Italia e Fdi, sostenendo come la loro scelta sia una "apertura di credito" alla maggioranza sul tema delle riforme, che richiederà comunque una verifica nei passaggi successivi. "Un sì per riformare la democrazia rappresentativa, non per abrogarla", ha spiegato n Aula il senatore forzista Gaetano Quagliariello.
Contrari Pd, Leu e gruppo delle Autonomie
Contrari il Pd, Leu, e il gruppo delle Autonomie. I Dem avevano presentato un emendamento che legava il taglio dei parlamentari alla trasformazione del Senato in una Camera delle Autonomie, ma la proposta è stata dichiarata inammissibile dalla presidente Elisabetta Casellati. "Ridurre il funzionamento della democrazia a una questione di costi e risparmi, come fa questa riforma della Carta, significa immiserire e svilire in modo inaccettabile il senso della democrazia parlamentare e dunque il cuore stesso della Repubblica", il commento della senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.