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Roma, polemiche dopo il via libera del Campidoglio allo sgombero di Casapound

Politica

L’assemblea capitolina approva la proposta del Pd che impegna Raggi a predisporre lo sgombero dell'edificio di via Napoleone. Anche il M5s vota a favore. Dem e 5s incalzano Salvini. Il vicepremier: “Procederemo su occupazioni illegali, nessuna esclusa”

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Il Campidoglio ha approvato a maggioranza una mozione proposta dal Pd che impegna la sindaca di Roma Virginia Raggi "a intervenire presso il Ministero degli Interni, il prefetto e il questore" perché sia predisposto lo "sgombero immediato dell'edificio di Via Napoleone illegalmente occupato dall'associazione CasaPound Italia". La mozione nell’assemblea capitolina ha ottenuto il voto favorevole di 30 consiglieri capitolini di Pd e M5s e altri di centrosinistra. Quattro consiglieri hanno votato no: si tratta di tre consiglieri di FdI e del consigliere della Lega. La mozione era già stata discussa in Aula la scorsa settimana, quando però non si era arrivati al voto. Il capogruppo del M5S Giuliano Pacetti esulta: "Sempre dalla parte della legalità. La sindaca Virginia Raggi lo aveva già sollecitato lo scorso ottobre, ora con un voto dei consiglieri abbiamo formalizzato quel suo indirizzo”. In giornata il voto ha scatenato una polemica politica, indirizzata soprattutto a Matteo Salvini, che ha risposto: "Procederemo con l'operazione sicurezza e sgombero di tutte le occupazioni illegali, nessuna esclusa, a partire già dai prossimi giorni dalle situazioni più pericolose per l'instabilità delle strutture e da quelle per cui ci sono richieste di sequestro giudiziario in corso”.

Aula Campidoglio: "Casapound si rifà a idee Mussolini"

Nella mozione votata dall'Aula del Campidoglio si legge che "non è tollerabile che Casapound possa protrarre la propria occupazione in un edificio di pregio per svolgere attività che alimentano un clima di tensione in città, rifacendosi alle ideologie fasciste e alle politiche di Benito Mussolini, violando le normative che non consentono tali comportamenti". Il documento, a prima firma del dem Giovanni Zannola, sottolinea che "CasaPound occupa da 15 anni il suddetto immobile di grandi dimensioni" e che "ad oggi non è possibile escludere, anzi è probabile, che gli appartamenti all'interno della sede di CasaPound vengano affittati a terzi”.

Il Pd incalza Salvini

"Ora il ministro Matteo Salvini cosa intende fare?”, ha chiesto il segretario romano del Pd Andrea Casu. Il consigliere comunale dem Giovanni Zannola, primo firmatario della mozione, ha chiesto che il vicepremier “faccia il suo. Roma ha chiesto lo sgombero immediato di questo edificio, il ministro degli Interni si attivi celermente per rispettare la decisione dell'aula Giulio Cesare. Ci dimostri che sul fronte della sicurezza il Governo non si accanisce solo contro i deboli".

Anche il M5s mette pressione a Salvini

Anche il M5s ha votato favore della mozione. La capogruppo dei 5s in Consiglio regionale del Lazio, Roberta Lombardi, ha commentato ironicamente: “La tutela della legalità non ha colore politico e non può esservene una di serie A e una di serie B. Matteo Salvini, ti presenterai anche lì con la ruspa?". Il capogruppo del M5S di Roma Pacetti ha invece ribadito che “il rispetto della legalità deve essere praticato da tutti con uguali diritti e doveri. Nessuno escluso. Casapound, in quanto partito politico, dovrebbe avere il buon senso di lasciare l'immobile autonomamente”.

Casapound chiede alloggi “o difenderemo occupazione”

La reazione di Casapound non si è fatta attendere. "Se si deciderà per lo sgombero, saremo disposti ad accettare 18 alloggi di edilizia residenziale pubblica alle famiglie occupanti. Altrimenti quelle famiglie con i bambini all'interno dello stabile troveranno i militanti a difenderle dallo sgombero”, ha minacciato Simone Di Stefano, leader di Casapound. "Mi risulta che ci siano almeno un'altra cinquantina di occupazioni romane precedenti a quella di Casapound. Siamo discriminati perché abbiamo idee diverse, ma la legge Scelba la applicano i magistrati e di certo non il Comune”. Secondo Di Stefano la mozione è solo “la solita polpetta avvelenata per Salvini fatta pensando di metterlo in difficoltà, ma il ministro è libero di comportarsi come meglio crede". Di Stefano ha definito "patetici, buffoni e incapaci" i "5Stelle che votano insieme al Pd”.

Salvini: sgomberi partendo da edifici pericolanti

Al termine della giornata di polemiche il punto definitivo l’ha messo proprio Matteo Salvini che ha ribadito: “Come da programma concordato dalla Prefettura di Roma, procederemo con l'operazione sicurezza e sgombero di tutte le occupazioni illegali, nessuna esclusa, a partire già dai prossimi giorni dalle situazioni più pericolose per l'instabilità delle strutture e da quelle per cui ci sono richieste di sequestro giudiziario in corso".