Il discorso di fine anno di Mattarella: "Serve unità, condividere diritti e doveri"

Politica

Terzo messaggio di fine anno dalla sua elezione. Moniti contro violenza nel calcio e in difesa del volontariato ("evitare tasse su bontà"). Sui rapporti con Ue: "Dimensione in cui l'Italia ha scelto di investire". Boom social: oltre 2 milioni di visualizzazioni

"Serve unità, condividere diritti e doveri". Sergio Mattarella ha espresso il monito durante il consueto discorso di fine anno agli italiani. Per il presidente della Repubblica si tratta del terzo messaggio di fine anno dalla sua elezione. Circa 14 minuti di durata in cui ha toccato molti temi di stretta attualità, dalla violenza nel calcio al volontariato, fino alla sicurezza e al ruolo dell'Italia in Europa. Il video è stato molto seguito sui social: solo sull'account Twitter del Quirinale il discorso di fine anno, tenuto tradizionalmente dal presidente della Repubblica sulle televisioni a reti unificate, ha fatto registrare finora (ma i numeri sono ancora in aumento) 2 milioni e 150 mila visualizzazioni. 

“Repubblica nostro comune destino, costruire futuro insieme”

"Quel che ho ascoltato" dagli italiani, "esprime l'esigenza di sentirsi e di riconoscersi come una comunità di vita. La vicinanza e l'affetto che avverto sovente, li interpreto come il bisogno di unità, raffigurata da chi rappresenta la Repubblica che è il nostro comune destino", ha detto Mattarella nel suo messaggio. "Sentirsi comunità significa condividere valori, prospettive, diritti e doveri. Significa pensarsi dentro un futuro comune, da costruire insieme". "Sentirsi comunità significa responsabilità, perché ciascuno di noi è, in misura più o meno grande, protagonista del futuro del nostro Paese”, ha detto il Presidente della Repubblica. "Vuol dire anche essere rispettosi gli uni degli altri. Vuol dire essere consapevoli degli elementi che ci uniscono e nel battersi, come è giusto, per le proprie idee rifiutare l'astio, l'insulto, l'intolleranza, che creano ostilità e timore".

Mattarella: sicurezza efficace garantendo convivenza

"La vera sicurezza si realizza, con efficacia, preservando e garantendo i valori positivi della convivenza”, ha detto Mattarella. "Sicurezza è anche lavoro, istruzione, più equa distribuzione delle opportunità per i giovani, attenzione per gli anziani, serenità per i pensionati dopo una vita di lavoro: tutto questo si realizza più facilmente superando i conflitti e sostenendosi l'un l’altro. La sicurezza è condizione di un'esistenza serena. Ma la sicurezza parte da qui: da un ambiente in cui tutti si sentano rispettati e rispettino le regole del vivere comune". Sul tema il capo dello Stato ha anche ricordato che "la domanda di sicurezza è particolarmente forte in alcune aree del Paese, dove la prepotenza delle mafie si fa sentire più pesantemente. E in molte periferie urbane dove il degrado favorisce il diffondersi della criminalità. Non sono ammissibili zone franche dove la legge non è osservata e si ha talvolta l'impressione di istituzioni inadeguate, con cittadini che si sentono soli e indifesi”, è il monito di Mattarella.

Mattarella: autorità e club calcio debellino violenza 

Mattarella ha espresso un pensiero sui recenti fatti di violenza nel mondo del calcio: "È l'immagine dell'Italia positiva, che deve prevalere. Il modello di vita dell'Italia non può essere - e non sarà mai - quello degli ultras violenti degli stadi di calcio, estremisti travestiti da tifosi. Alimentano focolai di odio settario, di discriminazione, di teppismo. Fenomeni che i pubblici poteri e le società di calcio hanno il dovere di contrastare e debellare. Lo sport è un'altra cosa". 

Mattarella: futuro Italia è in Ue, ne sia protagonista

"La dimensione europea è quella in cui l'Italia ha scelto di investire e di giocare il proprio futuro”, ha ricordato Mattarella. “Al suo interno dobbiamo essere voce autorevole". Le elezioni europee sono "uno dei più grandi esercizi democratici al mondo: più di 400 milioni di cittadini europei si recheranno alle urne. Mi auguro che la campagna elettorale si svolga con serenità e sia l'occasione di un serio confronto sul futuro dell'Europa", ha aggiunto. Poi il capo dello Stato ha rivolto un “pensiero ad Antonio Megalizzi, vittima di un vile attentato terroristico insieme ad altri cittadini europei. Come molti giovani si impegnava per un'Europa con meno confini e più giustizia. Comprendeva che le difficoltà possono essere superate rilanciando il progetto dell'Europa dei diritti, dei cittadini e dei popoli, della convivenza, della lotta all'odio, della pace".

”Ora attenta verifica contenuti manovra”

Il presidente della Repubblica si è soffermato sulla manovra, approvata ieri dal Parlamento e da lui firmata poche ore dopo: “Ho promulgato la legge di bilancio nei termini utili a evitare l'esercizio provvisorio, pur se approvata in via definitiva dal Parlamento soltanto da poche ore. Avere scongiurato la apertura di una procedura di infrazione da parte dell'Unione Europea per il mancato rispetto di norme liberamente sottoscritte è un elemento che rafforza la fiducia e conferisce stabilità”. Ma il capo dello Stato fa notare che “la grande compressione dell'esame parlamentare e la mancanza di un opportuno confronto con i corpi sociali richiedono adesso un'attenta verifica dei contenuti del provvedimento. Mi auguro - vivamente - che il Parlamento, il Governo, i gruppi politici trovino il modo di discutere costruttivamente su quanto avvenuto; e assicurino per il futuro condizioni adeguate di esame e di confronto".

Debito pubblico pesante ipoteca per giovani

Il presidente Mattarella ha ricordato che "molte sono le questioni che dobbiamo risolvere. La mancanza di lavoro che si mantiene a livelli intollerabili. L'alto debito pubblico che penalizza lo Stato e i cittadini e pone una pesante ipoteca sul futuro dei giovani. La capacità competitiva del nostro sistema produttivo che si è ridotta. Le carenze e il deterioramento di infrastrutture. Le ferite del nostro territorio. Dobbiamo aver fiducia in un cammino positivo. Ma non ci sono ricette miracolistiche".

"Volontariato è Italia che ricuce e dà fiducia”

Diversi riferimenti del messaggio sono stati dedicati al volontariato. “Non dobbiamo aver timore di manifestare buoni sentimenti che rendono migliore la nostra società", ha detto il presidente. Tra i "buoni sentimenti" esaltati nel messaggio di fine anno ci sono "i valori coltivati da chi svolge seriamente, giorno per giorno, il proprio dovere; quelli di chi si impegna volontariamente per aiutare gli altri in difficoltà. Il nostro è un Paese ricco di solidarietà. Spesso la società civile è arrivata, con più efficacia e con più calore umano, in luoghi remoti non raggiunti dalle pubbliche istituzioni. Ricordo gli incontri con chi, negli ospedali o nelle periferie e in tanti luoghi di solitudine e di sofferenza dona conforto e serenità. I tanti volontari intervenuti nelle catastrofi naturali a fianco dei Corpi dello Stato". "E' l''Italia che ricuce' e che dà fiducia", afferma Mattarella.

Mattarella: no profit prezioso, evitare “tasse su bontà”

Sul tema, il capo dello Stato ha lanciato un appello diretto: "Vanne evitate 'tasse sulla bontà. Le realtà del Terzo Settore, del No profit rappresentano una rete preziosa di solidarietà, hanno ben chiara la pari dignità di ogni persona e meritano maggiore sostegno da parte delle istituzioni, anche perché, sovente, suppliscono a lacune o a ritardi dello Stato negli interventi in aiuto dei più deboli, degli emarginati, di anziani soli, di famiglie in difficoltà, di senzatetto”.

“Auguri a italiani e a immigrati in Italia”

Mattarella ha rivolto i suoi auguri "a tutti gli italiani, in patria o all'estero. Auguro buon anno ai cinque milioni di immigrati che vivono, lavorano, vanno a scuola, praticano sport, nel nostro Paese”. Un augurio anche "alle donne e agli uomini delle Forze armate, impegnate per garantire la nostra sicurezza e la pace in patria e all'estero. Svolgono un impegno che rende onore all'Italia. La loro funzione non può essere snaturata, destinandoli a compiti non compatibili con la loro elevata specializzazione".

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