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M5s, espulsi senatori De Falco e De Bonis. Via anche europarlamentari Moi e Valli

Politica

Il collegio dei Probiviri ha espulso dal Movimento due senatori dissidenti e due eurodeputati. De Falco replica: "Espulsione incostituzionale e antidemocratica". De Bonis: "Dispiace, forse mi dimetto". Di Maio: "Nessuno è indispensabile". Gallo: "Espulsioni assurde"

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Il collegio dei Probiviri del M5s ha espulso dal Movimento i senatori "dissidenti" Gregorio De Falco e Saverio De Bonis, e gli eurodeputati Marco Valli e Giulia Moi. La comunicazione ufficiale è arrivata con un post sul Blog delle Stelle. De Falco ha parlato di "espulsione incostituzionale e antidemocratica" ma il leader politico del M5s Luigi Di Maio su Twitter ha scritto: "Tutti sono importanti, nessuno è indispensabile. Oggi i probiviri si sono espressi con provvedimenti duri e giusti. Chi non sostiene il contratto di Governo è fuori dal MoVimento. Il rispetto degli elettori viene prima di tutto". De Bonis ha commentato: "Dispiace, forse mi dimetto". L'espulsa Giulia Moi ha detto: "Con la scomparsa di Gianroberto Casaleggio è scomparso anche il Movimento". Contesta la decisione il deputato Luigi Gallo: "Espulsioni assurde, rispettavano i principi". 

Di Maio: rispetto regole a costo andare tutti a casa

Il vicepremier Di Maio ha ribadito il suo pensiero anche con un post su Facebook: "Qualcuno crede che per il solo fatto di essere senatore allora sia indispensabile per il Governo e per questo possa trasgredire le regole che ha firmato. Non è così. Noi siamo gente seria che rispetta gli impegni presi con i cittadini. Tutti sono importanti, nessuno è indispensabile. E se ci sono altri senatori o deputati che non intendono più sostenere il contratto di Governo, per quanto mi riguarda sono fuori dal MoVimento, anche a costo di andarcene tutti a casa".

De Falco: espulsione incostituzionale e antidemocratica

Il senatore De Falco ha commentato dicendo (VIDEO) che la decisione nei suoi confronti "non rispetta la Costituzione né il dibattito democratico. Non me l'aspettavo, pensavo ci fosse dentro il Movimento del buonsenso per valutare che quello che ho fatto è perfettamente legittimo”, riferendosi alla sua contrarietà al dl Sicurezza. Su questo provvedimento, ricorda, "era stato richiesto da parte mia e di altri un momento di confronto che non c'è mai stato". "Io e altri parlamentari - ha spiegato De Falco - abbiamo richiesto più volte un confronto con il gruppo che non c'è stato e dunque l'espulsione è un provvedimento che dimostra scarsissima cultura democratica oltre che un'enorme debolezza". "Inoltre si tratta di un provvedimento anticostituzionale - ha sottolineato - perché viola l'articolo 68 della Costituzione e il diritto di un parlamentare a esprimere le proprie opinioni, visto che non ho mai espresso voti in dissenso con il programma elettorale né con il contratto di governo, che peraltro vincola i membri dell'esecutivo ma non certo i singoli parlamentari". Nel merito, il senatore divenuto celebre prima della sua elezione in Parlamento per essere stato l'ufficiale-eroe che strigliò Schettino nella tragica notte della Concordia, ha ribadito che "l'immigrazione, i diritti umani, sono diritti inalienabili, così come sono questioni importantissime gli abusi edilizi".

De Bonis: dispiace espulsione, forse mi dimetto

Il senatore Saverio De Bonis ha invece detto: "Sono profondamente dispiaciuto da quanto accaduto. Sono stato espulso per vicende legate a fatti che risalgono a 12 anni fa, pur avendo prodotto all'atto dell'accettazione della candidatura i miei certificati penali che risultavano puliti". Il riferimento è probabilmente a due reati prescritti in due procedimenti giudiziari degli anni scorsi. "Continuerò sempre ad essere fedele alle idee originarie del M5s. Sto meditando di dimettermi dal ruolo di senatore", ha concluso.

Moi: "Con scomparsa Casaleggio è morto il Movimento"

Si aspettava questa decisione l’europarlamentare Giulia Moi: "La notizia della mia espulsione non mi sorprende affatto. Qualcuno tentò di escludermi dal Movimento già a pochissimi mesi dalla mia elezione al Parlamento europeo. Andai anche da Gianroberto Casaleggio, con il quale ho sempre avuto uno splendido rapporto, e già allora fu lui in persona a difendermi da questi frequenti tentativi di espulsione. Purtroppo assieme a Gianroberto, è scomparso anche il Movimento", ha affermato. "Non siamo stati eletti per diventare mestieranti della politica; la nostra missione doveva essere un'altra", ha attaccato.

Gallo: "Espulsioni assurde"

A difesa dei quattro espulsi e contro la decisione dei probiviri si è schierato il deputato pentastellato Luigi Gallo. "I principi del M5S, il programma votato punto per punto da tutti gli iscritti alla piattaforma Rousseau e il contratto di governo sono i fari dei portavoce. È assurda l'espulsione, i richiami e le procedure presso i probiviri di parlamentari che hanno seguito questi fari nella loro azione", scrive, per poi aggiungere: "Chi è stato espulso e segnalato ha cercato di migliorare le leggi dal parlamento per il bene dei cittadini con azioni politiche forti ma nel rispetto dei principi del M5S e del governo".

I motivi dei provvedimenti

De Falco aveva votato contro il decreto Sicurezza mentre De Bonis non aveva partecipato al voto. L'espulsione dei due senatori - viene spiegato nel post del M5s - nasce per le seguenti violazioni: per De Falco, per le "reiterate violazioni dell'articolo 11 dello Statuto" e "dell'articolo 3 del Codice Etico". Mentre a Saverio De Bonis vengono imputate la violazione dell'articolo 11 dello Statuto e degli articoli 6 c.4 del Codice Etico. Per il senatore Lello Ciampolillo il collegio dei Probiviri ha optato per il richiamo. Anche lui non aveva partecipato al voto sul dl Sicurezza.

No sanzioni a Mantero e La Mura, in stand-by Fattori e Nugnes

Nessuna sanzione invece per i senatori 5 stelle Matteo Mantero e Virginia La Mura, per i quali “i procedimenti disciplinari sono stati archiviati". Mentre nei confronti di Elena Fattori e Paola Nugnes "i procedimenti disciplinari sono ancora pendenti”, ha reso noto il collegio dei Probiviri del M5s.