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Manovra, Save the Children: governo adotti misure per i bimbi poveri

Politica
Foto: Archivio Fotogramma

L’organizzazione lancia un appello all’esecutivo e propone alcuni rimedi per affrontare l’emergenza del milione e 200mila minori che in Italia vivono in stato di povertà assoluta. Tra questi, aiuti alle famiglie e il contrasto alla povertà educativa

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Un appello al governo affinché nella manovra finanziaria si prenda in considerazione l’altissimo numero di bambini che in Italia vivono in stato di povertà assoluta. Questo quanto fatto da Save the Children attraverso un comunicato: “Lo scenario economico, oggi così critico, non ci esime dal dover mettere al centro la tutela dei bambini e degli adolescenti, soprattutto di quelli che vivono nelle condizioni di maggior disagio, come il milione e duecentomila minori sotto la soglia della povertà assoluta”, ha dichiarato Raffaela Milano, direttrice del programma Italia Europa di Save the Children. La stessa organizzazione ha dunque proposto misure concrete che nella Legge di bilancio potrebbero rappresentare un sostegno alle famiglie in cui sono presenti bambini poveri.

Sostegno alle famiglie con bambini in povertà assoluta

Secondo quanto riportato nel comunicato, Save the Children ritiene “necessario che nella definizione del nuovo Reddito di Cittadinanza si introduca un criterio di priorità nei confronti delle famiglie con minori in povertà assoluta, a partire dalla constatazione che proprio i minori sono i più colpiti dall’impoverimento: il 12% dei minori è in povertà assoluta, con una incidenza tre volte maggiore rispetto agli over65. E’ inoltre necessario che non si interrompa, ma si potenzi, il percorso avviato con il Reddito di Inclusione - sostenuto dalla Alleanza contro la Povertà di cui Save the Children fa parte - per affiancare al contributo economico il necessario sostegno della rete dei servizi sociali e specifiche misure dedicate ai minori, come la prevenzione della dispersione scolastica, rendendo i minori stessi protagonisti dell’intervento”.

Fondo di contrasto alla Povertà Educativa

Secondo l’organizzazione, inoltre, bisogna contrastare la “povertà educativa”, ovvero l’impossibilità, per i minori, di accedere alle risorse educative indispensabili per sviluppare i propri talenti e le proprie potenzialità. Con la legge di stabilità del 2016 (con un impegno per 2016, 2017 e 2018) il Parlamento ha dato vita al “Fondo di contrasto per la povertà educativa minorile”. Il Fondo è alimentato dalle Fondazioni di origine bancaria, che usufruiscono di un credito d’imposta. “Chiediamo - sottolinea Raffaela Milano - che sia data continuità a questo importante strumento”.

Sicurezza scolastica, mense gratuite, scuole sempre aperte

Altra priorità rilevata da Save the Children è “l’impegno sulla edilizia scolastica per tutelare il diritto di ogni bambino ad uno spazio scolastico sicuro, bello e adatto all’apprendimento. Nella proposta viene anche chiesto un “accesso gratuito alla mensa scolastica ai bambini in condizioni certificate di povertà assoluta” e “l’apertura delle scuole per tutto il giorno, per attività curriculari ed extracurriculari, come presidio educativo, di legalità e di promozione culturale e di prevenzione della dispersione scolastica”.

Educazione 0-6 e sostegno alla genitorialità

“Occorre sviluppare il sistema educativo per i bambini dagli 0 ai 6 anni, visto che è ormai chiara l’importanza dell’investimento precoce sin dalla prima infanzia”. Per questo motivo Save the Children ritiene “necessario finanziare un Piano Nazionale di sostegno alla genitorialità, che preveda una programmazione organica e pluriennale e che assicuri per i nuclei familiari un coordinamento tra le diverse misure di intervento”. Fondamentale, inoltre, “prorogare e stabilizzare il congedo di paternità obbligatorio”. Al termine del comunicato, l’associazione si auspica anche il rinnovo italiano per l’impegno nei confronti dei bambini del mondo per salvaguardare salute materno-infantile, nutrizione ed educazione.