"Mai più spacciatori di morte" nei pressi delle scuole. Lo ha promesso il ministro dell'Interno Matteo Salvini, presentando al Viminale la nuova direttiva. Per finanziarla, sono pronti 2,5 milioni del Fondo Unico di Giustizia. La misura partirà in 15 città pilota
Daspo urbano per chi viene sorpreso a spacciare vicino alle scuole. Lo prevede una delle indicazioni contenute nella direttiva "Scuole sicure" presentata al Viminale dal ministro dell'Interno Matteo Salvini. Nella direttiva, infatti, è inserita la raccomandazione ai Comuni a individuare, nei regolamenti comunali, le scuole fra i luoghi dove applicare il Daspo, cioè una misura di allontanamento. Il cosiddetto daspo urbano è previsto negli indirizzi impartiti recentemente con le "Linee guida sulla sicurezza urbana" e già adottata da diversi sindaci, anche per fronteggiare altre problematiche. "A ottobre faremo un primo bilancio - ha poi aggiunto Salvini - molti sindaci ci hanno già chiesto di estendere il piano e se i risultati saranno positivi, lo faremo".
Stanziati 2,5 milioni di euro per il progetto pilota
La direttiva “Scuole sicure” prevede una somma complessiva di 2 milioni e mezzo di euro per un progetto pilota in 15 città italiane contro lo spaccio vicino alle scuole. Questa somma, ha spiegato Salvini, servirà a potenziare gli impianti di video-sorveglianza, a consentire l'assunzione temporanea di più vigili urbani e a organizzare campagne informative. "Non ci saranno i carri armati fuori dalle scuole - ha detto Salvini - ma faremo attenzione alle segnalazioni che arriveranno dai sindaci, saranno coinvolti i presidi e le prefetture, raccoglieremo le indicazioni che arriveranno. Sarà qualcosa di soft, di carattere non punitivo, ma preventivo". L'obiettivo su cui conta il Viminale è quello di recuperare la somma investita sequestrando droga per un importo pari a 2 milioni e mezzo.
Le 15 città protagoniste del progetto pilota, anche Milano
I fondi complessivi di 2,5 milioni di euro vengono presi dal Fondo Unico Giustizia e la somma sarà ripartita in proporzione al numero degli abitanti. Le 15 città beneficiarie saranno: Roma, a cui andranno 727mila euro; Milano. 344mila euro; Napoli, 243mila euro; Torino, 222mila euro; Palermo, 168mila euro; Genova, 146mila euro; Bologna, 98mila euro; Firenze, 96mila euro; Bari, 81mila euro; Catania, 78mila euro; Venezia, 66mila euro; Verona, 65mila euro; Messina, 59mila euro; Padova, 53mila euro e Trieste, con 51mila euro.