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Elezioni 2018, Renzi: “Sosterrò ogni premier Pd. Occhio a estremisti"

Politica
Il segretario Pd Matteo Renzi durante un recente comizio del Pd (Ansa)

Il segretario dem ha smentito divisioni: “Appoggio chiunque nel partito dovesse avere l’incarico”. Poi mette in guardia dagli avversari: “No a larghe intese con centrodestra”. Polemica con il M5s sui nomi presentati come possibili ministri. LO SPECIALE ELEZIONI

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“Se Mattarella darà l'incarico a Gentiloni o un altro - ministro o non ministro - del Pd, avrà il mio totale sostegno”. Il segretario del Partito democratico Matteo Renzi, in una lunga intervista a Repubblica tv, ha toccato i temi più caldi degli ultimi giorni di campagna elettorale in vista dell’election day del 4 marzo (LO SPECIALE). "Per essere primo gruppo parlamentare, bisogna prendere i voti. E allora il fatto che Letta, Prodi e altri, abbiano annunciato chi il sostegno al Pd chi alla coalizione e all'azione di Paolo Gentiloni, non mi brucia anzi mi fa piacere. Il problema sono i D'Alema che rischiano di far vincere la Lega. Sarebbe una falsità enorme dire che sono preoccupato dalle divisioni nel Pd”. ha detto l’ex premier.

Renzi, intese? Assolutamente no agli estremisti 

Renzi ha confermato il suo no ad accordi di governo con partiti esterni alla coalizione. "Abbiamo sempre detto che non avremmo fatto un governo con gli estremisti e questo impegno lo ribadiamo. Il problema vero riguarda in primis il centrodestra per la spericolata alleanza tra Fi e Lega". Il segretario del Pd ha aggiunto che "quello che accadrà lo vedremo il giorno dopo, sperando di avere il Pd primo gruppo parlamentare. Penso e credo che questa maggioranza possa esserci se il Pd è il primo gruppo parlamentare”.

Renzi: occhio a rischio governo estremisti M5s-Lega 

"Ognuno faccia i suoi conti ma quando lunedì mattina si faranno i conti e si capirà che si rischia di avere un accordo tra estremisti, sulla logica del no Euro, del no Vax, di una posizione sovranista, occhio che non si scherza più”, ha detto Renzi. "Queste elezioni sono particolarmente importanti. Attenzione" perché il rischio di un governo "degli estremisti" esiste, "è un'ipotesi che sta in campo" e devono saperlo "i malpancisti della sinistra".

“M5s a bivio tra governo con Salvini e spaccatura” 

"Il M5s è a un bivio: o lunedì hanno i numeri con Salvini per governare, ammesso che Salvini voglia, o il M5s si spaccherà perché tali e tante sono le divisioni interne che stanno facendo l'ultimo sforzo, con grande compattezza mediatica, per fare un'operazione d'immagine. Ma qui si gioca sulla pelle di un Paese”, ha aggiunto il segretario del Pd.

L’appello a votare Pd

"La sinistra in Italia c'è" ed è rappresentata dal Pd. "Altrove in Europa la sinistra è sparita e c'è un vento di destra che soffia”, ha detto Renzi. “C'è un voto di pancia, noi abbiamo replicato chiedendo un voto di testa: ora è il momento di votare col cuore. Non la chiamerò maggioranza silenziosa, ma ci sono le condizioni perché una maggioranza significativa voti Pd". L’ex premier ha aggiunto, in un messaggio audio mandato su Facebook ai follower impegnati nella campagna elettorale, “ce la giochiamo sul filo dei voti per essere primo gruppo parlamentare e primo partito. Si vota barrando il simbolo del Pd: diciamolo e facciamolo girare”. Il segretario Pd ha poi promesso: “Partiremo da una misura semplice da 9 miliardi su famiglie, figli, badanti, asili nido, babysitter. In questa legislatura abbiamo riempito di incentivi e risorse quelle aziende che investivano. Ora dobbiamo dare una mano alle famiglie”.

La polemica col M5s

Renzi in giornata, dopo l’annuncio dei potenziali ministri del M5s, ha  ricordato che Salvatore Giuliano, il candidato del M5s alla Scuola, "è un nostro amico, è un consulente della Giannini e della Fedeli. E' un preside, anche bravo, che ci ha aiutato a scrivere la riforma della Buona scuola. In tanti momenti, anche di polemiche e insulti, lo ricordo darmi il sostegno pubblico”. Poi ha criticato Di Maio: “Ha messo specchietti per le allodole: per non parlare dei deputati veri ha parlato dei ministri finti. Una criminologa che nessuno conosce viene presentata per fare il ministro dell'Interno. Vi fidate di lei o Minniti? Io da ministro degli Esteri ho scelto Gentiloni, loro hanno scelto una ricercatrice. In queste ore Calenda è chiuso nella sua stanza a trattare con Embraco e gli faccio l'in bocca al lupo perché si risolvano queste vertenze come Piombino: loro hanno uno che voleva boicottare Israele”, ha detto Renzi.