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Mancati rimborsi M5s, Sassi: "Avevo un debito con Equitalia"

Politica
A chiusura del post il consigliere Sassi ha voluto precisare di non aver "rubato un euro" (Ansa)

Il consigliere dell’Emilia Romagna, espulso dal Movimento, ha dichiarato di non aver rispettato gli impegni presi a causa delle maggiori trattenute imposte dall’agenzia dopo la sua elezione. Il gruppo alla Regione, intanto, ne chiede le dimissioni

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Gian Luca Sassi, il consigliere regionale espulso dal Movimento 5 stelle a causa della vicenda dei rimborsi non versati, non avrebbe rispettato l’impegno di restituire una parte del proprio stipendio a causa di un "debito importante" con Equitalia. A rivelarlo è lo stesso Sassi che, sul suo blog, ha spiegato che "il problema" è nato quando il suo stipendio, "almeno quello sulla carta, è aumentato per via della mia elezione in Regione". Fino a quel momento, sostiene il consigliere, "non ho mai avuto problemi che riguardassero trattenute" ma dopo l'entrata in Assemblea Legislativa l’agenzia "è intervenuta prima bloccando tutto e poi, dopo vari chiarimenti e lo sblocco dell'erogazione, esigendo però che ne venisse pignorata una parte". A quel punto, e con "una decisione dolorosa", Sassi ha deciso di non restituire quanto dichiarato.

Scelta sbagliata

"Oggi - ha scritto l’ex M5s - va da sé che si è trattata di una scelta sbagliata". Sassi si dice pronto ad "affrontare le conseguenze delle scelte" senza però accennare a possibili dimissioni. Nel lungo post, intitolato "Restituzioni – Cosa è successo", il cosigliere regionale ha anche pubblicato una ricevuta nella quale si attesta la sua attuale posizione bancaria, spiegando come "in quella situazione non vedevo altre alternative visto la mia grande preoccupazione era quella di non far subire alla mia famiglia una situazione che l'avrebbe certamente messa in crisi". L'ex M5s, sul blog, spiega anche che una comunicazione preventiva della sua situazione sarebbe potuta essere "una via d'uscita se Equitalia mi avesse dato la possibilità di un rientro alternativo, e se il MoVimento prevedesse deroghe o scenari per questo tipo di situazioni: ma non è così".   

"Non ho rubato un euro"

A chiusura del post il consigliere ha voluto precisare di non aver "rubato un euro, non ho sottratto nulla a nessuno. Certo ho versato di meno di quanto pubblicavo, ma la parte eccedente la reale donazione e una consistente aggiunta, non andava nelle mie tasche, ma in quelle di Equitalia".

M5s Emilia Romagna "Sassi deve dimettersi da consigliere"

Dopo aver letto la lunga spiegazione di Sassi sul proprio blog, i consiglieri del gruppo M5s in Assemblea legislativa del Emilia-Romagna hanno diffuso una nota in cui scrivono: "Anche se alla base del suo comportamento possono esserci state gravi ragioni di carattere personale è nostro dovere ribadirgli l'invito a lasciare al più presto il suo posto in Assemblea Legislativa. Le nostre regole sono chiare. Noi non siamo come gli altri partiti".