Le due Regioni non sarebbero soddisfatte del testo preparato da Roma per raggiungere l’intesa. Per questo i governatori starebbero pensando a una nuova proposta in 5 punti. Zaia: “Stiamo ancora lavorando”
La controproposta
Nel testo della controproposta, scrive il quotidiano, si esprime “amarezza per un testo ‘identico’” spedito dal governo a Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna. Cosa che, secondo la lettera, “contravviene la ratio del regionalismo differenziato” e la volontà “di cucire l’autonomia in ‘maniera sartoriale’ addosso alle specifiche esigenze” di ciascuna regione. Si punta il dito, poi, contro “la vaghezza” che caratterizzerebbe alcune materie. Tra i cinque punti che formano la controproposta, scrive il giornale, “il più importante è certamente quello dedicato alla modalità per l’attribuzione delle risorse finanziarie, umane e strumentali necessarie all’esercizio delle ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia”. Si chiede, continua, “la compartecipazione al gettito dei tributi erariali maturato nel territorio della Regione o una riserva di aliquota determinata sugli stessi”. Altro punto, è il “radicale superamento del criterio della spesa storica e l’individuazione di criteri che tengano conto delle specificità territoriali e confinarie” delle regioni.