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Moscovici: "Nessuna interferenza da Bruxelles nel voto italiano"

Politica
Pierre Moscovici è un politico francese, nominato commissario Ue agli Affari economici (Getty Images)

Il commissario Ue agli Affari economici, a margine del World Economic Forum, che si sta tenendo a Davos, in Svizzera, ha smentito le dichiarazioni dei giorni scorsi: "Non ho mai detto e non ho mai pensato che le elezioni in Italia siano un pericolo"

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"Non ho mai detto e non ho mai pensato che le elezioni in Italia siano un pericolo". Lo ha dichiarato il commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici, parlando con i giornalisti a Davos. A margine del World Economic Forum, che si sta tenendo in Svizzera, il politico francese ha voluto specificare che non ci sarà nessuna interferenza da parte di Bruxelles nelle elezioni del prossimo 4 marzo, durante le quali saranno "gli italiani a scelgliere liberamente". Nei giorni scorsi il commissario Ue è stato al centro delle polemiche per aver espresso, lo scorso 16 gennaio, preoccupazione per il voto in Italia parlando di "rischio politico per l’Europa". Parole che hanno costretto a una puntualizzazione anche il presidente dell'europarlamento, Antonio Tajani, che il giorno successivo ha dichiarato: "Pierre Moscovici è un commissario socialista francese, non parla a nome dell'Unione Europea".

Importante che siano rispettate le regole Ue

"In Europa – ha dichiarato Moscovici ai giornalisti - abbiamo il privilegio di essere delle democrazie, di avere elettori coscienti che esprimono la loro scelta liberamente e queste scelte vanno sempre rispettate". Allo stesso tempo, però, secondo il commissario "è importante che siano rispettate le regole Ue", e in particolare quelle che riguardanno lo sforamento del tetto del 3% del deficit. Nello specifico, Moscovici ha aggiunto: "Non è un limite che ho inventato io, sono semplicemente le regole comunitarie ed è nel nostro interesse rispettarle perché quando si riduce il proprio deficit, si riduce anche il proprio debito e per ridurre il proprio debito si trovano dei margini di manovra nelle proprie politiche pubbliche, e così facendo si accresce la propria credibilità".

"Mi auguro che ci sia un movimento pro-europeo"

Moscovici ha anche detto di augurarsi la vittoria in Italia di un movimento pro-europeo: "Aspettiamo il risultato delle elezioni con la speranza ovviamente che il Paese rimanga quello che è sempre stato ovvero un grande Paese nel cuore dell'Europa; un suo Paese fondatore e anche un Paese che ha un'ambizione per l'Europa e per la zona euro".