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Gentiloni alla Camera: prossimi 15 mesi decisivi per il futuro dell'Ue

Politica
Il premier Paolo Gentiloni durante il discorso in aula, 18 ottobre 2017

Il premer è intervenuto in aula in vista del vertice europeo del 19 e 20 ottobre, affrontando, tra gli altri, i temi della Brexit e della web tax. E sui migranti ha detto: "L'Italia ha salvato l'onore dell'Europa", ma ora serve più collaborazione 

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"Abbiamo davanti 15 mesi che possono rivelarsi decisivi se si colgono alcune opportunità" per il futuro dell'Ue. Queste le parole del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, intervenuto in aula alla Camera per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 19 e 20 ottobre. Per l’occasione, il premier ha affrontato alcuni dei temi più importanti del momento: dall’Ue alla Brexit, dai migranti alla web tax.

Dalla parte dell'Europa

"Noi siamo dalla parte dell'Europa. Non vogliamo che il nostro Paese si contrapponga all'Europa", ha aggiunto il presidente Gentiloni, ribadendo la linea del governo. "Chi si rallegra e si entusiasma per le posizioni che oggi va di moda definire 'sovraniste', si rallegra e si entusiasma per qualcosa che va contro gli interessi del nostro Paese”, ha detto il premier, sottolineando che il "moltiplicarsi degli atteggiamenti egoistici di chi sigilla le frontiere è qualcosa che tutti insieme dovremmo contrastare".

Il futuro dell'Unione

Per quanto riguarda il futuro, Gentiloni si è mostrato ottimista: "Abbiamo un tasso di crescita dell'eurozona al 2,2%". Senza affrontare l’argomento delle recenti elezioni austriche, il premier ha poi aggiunto che "complessivamente i risultati elettorali consolidano un chiaro successo delle forze impegnate a favore di una maggiore integrazione e impegno per la Ue". Il premier ha dunque sottolineato che i prossimi 15 mesi saranno decisivi, dato che "nel 2019 avremo il rinnovo dell’Europarlamento e delle istituzioni europee".

"Sui migranti abbiamo salvato l'onore dell'Ue"

Passando poi al tema dei migranti, Gentiloni ha detto: "L'Italia è orgogliosa di dare il buon esempio sul tema dei migranti. Juncker ci ha riconosciuto di avere salvato l'onore dell'Europa". "Con il nostro lavoro – ha aggiunto - abbiamo ridotto il numero di morti in mare e l'arrivo di immigrati irregolari". Ma, ha proseguito il premier, "il nostro obiettivo è quello di passare da un modello irregolare gestito dai trafficanti di esseri umani a un modello regolare e civile. Abbiamo la collaborazione di alcuni grandi Paesi (come Germania e Francia) ma l'insieme dei Paesi Ue deve aiutare Italia, Grecia e Spagna". L’orgoglio di aver "salvato l’onore dell’Ue" permette all’Italia, secondo il premier "di essere molto esigenti verso gli altri Paesi", anche per quanto riguarda l’aumento della presenza e delle risorse europee in Libia. "È illusoria ed eticamente sbagliata l'idea di lasciare il problema solo ad alcuni Paesi", ha concluso Gentiloni.

Brexit, fondamentale tutelare diritti dei cittadini Ue

Per Gentiloni "senza passi in avanti su soldi, rapporti con l'Eire e status dei cittadini Ue in Gran Bretagna sarà difficile passare alla seconda fase sui futuri rapporti tra Ue e Regno Unito". Consapevole della "difficile situazione in cui il Regno Unito si muove dopo la Brexit", il premier ha sottolineato che è fondamentale tutelare i diritti delle "centinaia di migliaia di cittadini Ue che vivono nel Regno Unito". Senza questa premessa, e senza passi avanti sui dossier che si stanno discutendo, sarebbe "difficile avere un atteggiamento costruttivo nel corso della discussione".

La web tax sarà una decisione comune

Infine, per quanto riguarda la web tax, il premier ha ribadito che "si prenderà una decisione europea". Per Gentiloni ci saranno "passi in avanti anche su difesa comune e digitale".