Poletti sul bonus giovani: “Sarà prevista norma anti licenziamento”

Politica
Giuliano Poletti in una foto d'archivio (Ansa)

Il ministro del Lavoro, dal meeting di Rimini, conferma l'intenzione del governo di evitare "comportamenti furbeschi" da parte delle aziende. Da valutare se gli sgravi per i datori di lavoro che assumono giovani coinvolgeranno gli under 29

Ci saranno norme anti-licenziamento nel pacchetto di sgravi per favorire l'assunzione dei giovani allo studio del Governo. A confermare l’intenzione dell’esecutivo è stato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, dal Meeting di Rimini. L’obiettivo è quello di evitare che ci siano comportamenti "furbeschi che cerchino di utilizzare in qualche modo le norme" da parte delle aziende.

La fascia d'età coinvolta

Secondo quanto spiegano tecnici vicini al dossier, si discute su un tetto di età tra i 29 e i 32 anni. Poletti, sulla possibilità di un ‘bonus giovani’ previsto sotto ai 29 anni, ha comunque precisato che "questo non è ancora deciso, ma è un tema che dobbiamo vedere perché abbiamo anche una regolamentazione europea da rispettare, per evitare discriminazioni a livello di età".

Aziende non potranno usufruire per stesso lavoratore di più sgravi

Poletti ha confermato la volontà di prevedere agevolazioni per le assunzioni dei giovani sotto forma di decontribuzione, ma ha spiegato anche che si stanno studiando soluzioni per evitare che si rinunci a un lavoratore che ha esaurito gli sgravi per assumerne uno con il nuovo incentivo. Inoltre, nelle intenzioni del governo, dovrebbe essere esclusa la possibilità per l'azienda di usufruire per lo stesso lavoratore di più sgravi. Questo significa che, per avere le nuove agevolazioni non si potrà assumere un lavoratore che è stato in forza all'azienda, anche se senza contratto a tempo indeterminato da più di sei mesi. È anche ipotizzabile che si decidano di prevedere sgravi solo per coloro che non hanno mai avuto un contratto a tempo indeterminato e quindi non hanno usufruito di nessuna agevolazione.

Nel 2018 300mila giovani assunti con indeterminato attraverso sgravi

Poletti ha poi dato conferma dei numeri circolati il 22 agosto sull'assunzione a tempo indeterminato attraverso gli sgravi, di circa 300mila giovani, per il 2018. Lo sgravio dovrebbe essere per il 50% dei contributi fino a un limite di 3.250 euro annui, per due anni, seguito da un altro di tipo contributivo fiscalizzato - quindi senza riduzione della prestazione futura - di circa il 3% strutturale.

Il 90% dei disoccupati non chiede assegno ricollocamento

Del tema si tornerà comunque a discutere la prossima settimana (il 30 agosto), quando ripartirà il confronto con i sindacati sui temi della previdenza e del lavoro. Intanto, l'Anpal ha diffuso i primi numeri sulla sperimentazione dell'assegno di ricollocazione che rivelano al momento un flop della misura: sono arrivate, infatti, meno di 3mila domande, a fronte di una prima sperimentazione che ha riguardato circa 28mila disoccupati in Naspi da almeno quattro mesi. Circa il 90% delle persone coinvolte finora non si è attivata probabilmente a causa, ha spiegato il presidente dell'Anpal, Maurizio del Conte, di un’informazione inadeguata e del timore da parte dei disoccupati di perdere il sussidio facendo la domanda. In realtà l'indennità di disoccupazione si continua a ricevere mentre si è nel percorso di ricollocazione, e si perde solo nel caso di un rifiuto di un'offerta di lavoro.   

 

 

 

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