La scorsa settimana la piattaforma dei grillini era stata violata due volte. Ora i cinque stelle affermano che la nuova versione del sistema "non è vulnerabile"
L'Autorità garante per la protezione dei dati personali, lunedì 7 agosto, ha aperto un'istruttoria, inviando una richiesta di informazioni, sul caso degli attacchi hacker subiti dalla piattaforma web del Movimento 5 Stelle. A confermarlo sono gli uffici dello stesso Garante della privacy. La scorsa settimana il sistema operativo del M5S era stato violato due volte. L’hacker R0gue_0 era riuscito ad accedere al database e ai dati personali degli utenti che avevano effettuato donazioni. Informazioni che successivamente sono state pubblicate su Twitter.
I dubbi sulla vulnerabilità
Le offensive al sistema informatico avevano sollevato dubbi sulla regolarità delle elezioni attraverso il web interne al Movimento. Ma l'associazione Rousseau, che gestisce la piattaforma creata da Gianroberto Casaleggio, con un post sul blog di Beppe Grillo aveva spiegato nei giorni scorsi che "in realtà è avvenuto all'interno del vecchio sito”.
L'associazione Rousseau: "Il nuovo sistema non è vulnerabile"
Secondo l'associazione “la nuova versione di Rousseau come spiegato anche dallo stesso hacker, non presenta più la vulnerabilità segnalata. Sono già state messe in atto tutte le azioni necessarie per impedire il ripetersi di intrusioni informatiche come questa. L'attacco non è avvenuto durante votazioni. Valuteremo l'azione legale da intraprendere nei confronti dell'hacker, il cui attacco è assolutamente da condannare, anziché osannare come fanno i giornali”.