In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Vitalizi, Senato boccia richiesta M5S su urgenza. Polemica con il Pd

Politica

Palazzo Madama, a larga maggioranza, ha detto no alla richiesta dei Pentastellati. Il ddl seguirà il normale iter parlamentare in commissione. Il blog di Grillo attacca: “Voltafaccia dem, faremo i nomi”. Zanda replica: “Metodi da regime”

Condividi:

L'Aula del Senato ha bocciato a larga maggioranza la richiesta del M5S di dichiarare l'urgenza sulla proposta di legge sul ricalcolo dei vitalizi. Dopo il no di Palazzo Madama alla deliberazione sul ddl, il provvedimento seguirà il normale iter parlamentare in commissione Affari Costituzionali. La decisione ha sollevato le proteste dei pentastellati in polemica con il Pd.

Blog Grillo, voltafaccia Pd, faremo nomi

"Il vitalizio non vogliono perderlo" e organizzano un clamoroso voltafaccia al Senato. "La legge può essere discussa e approvata subito. Oggi i cittadini sapranno esattamente chi ha votato per tenersi il vitalizio il più a lungo possibile”, ha scritto il M5S in un post sul blog di Beppe Grillo. “Il Pd ha già pronto il trucco per affossare la legge. Vogliono rallentare la discussione che avverrà così solo in autunno e poi approvare modifiche per farla nuovamente tornare alla Camera, quando non ci sarà più il tempo di approvarla". Il post dal titolo "Il Pd perde il pelo ma non il vitalizio" è stato pubblicato poco prima che Palazzo Madama bocciasse la richiesta pentastellata. "Non la passeranno liscia. Il Pd ha l'enorme responsabilità di aver illuso i cittadini. Faremo nomi e cognomi di chi saboterà il provvedimento e salvare i vitalizi”.

Zanda a pentastellati: metodi da regime

"Veramente non si accorgono che stanno usando dei metodi da regime, non se ne accorgono”, ha detto in Aula il senatore del Pd Luigi Zanda rivolgendosi ai senatori M5s che lo hanno interrotto più volte durante il suo intervento. Al termine, dai banchi del Movimento cinque stelle si è levato il grido: "Buffoni, buffoni".