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Direzione Pd, scontro tra Renzi e minoranza sul tema delle alleanze

Politica
(Foto d'archivio)

Il segretario ha detto di voler parlare dei problemi del Paese e non di alleanze: "Rispondo ai due milioni di elettori delle primarie". Franceschini però vuole centrosinistra largo, le correnti di Orlando ed Emiliano non partecipano al voto finale sulla mozione

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E' scontro in direzione Pd sul tema delle alleanze. Il segretario Matteo Renzi, in una riunione a porte chiuse e senza streaming, ha spiegato di non voler parlare di alleanze e coalizioni, ma solo di contenuti. Un invito non raccolto da Dario Franceschini che anzi ha sostenuto la necessità di alleanze, senza le quali si perde.

Renzi: mia missione è far prendere più voti al PD

Renzi ha definito "ridicolo sostenere che abbiamo perso le amministrative perché non c'era la coalizione". E ha continuato: "Voi parlate di coalizione, io starò sui programmi concreti. Coinvolgiamo le persone" ha esortato. Invitando tutti a "fare squadra". "La mia missione - ha detto Renzi nella relazione di apertura - è far prendere più voti al Pd" sottolineando di non essere interessato alla propria carriera e annunciando un viaggio, in Italia per tutta la campagna elettorale, che - ha sostenuto rivolgendosi ai suoi - "richiede la vostra capacita' di essere gruppo dirigente; bisogna parlare al paese non tra di noi. Mentre gli altri litigano, il Pd sta tra le gente”. 

Renzi: rispondo solo a chi ha votato alle primarie

"Ancora siamo in precampionato ma da settembre - ha aggiunto Renzi - si comincia". Quindi, ha rivendicato: "Io rispondo ai 2 milioni che hanno votato alle primarie e questo vale piu' degli accordi dei capicorrente". E a proposito dei temi ha aperto il suo intervento proprio su quello Ius soli che in questi giorni ha acceso il dibattito: Renzi lo ha definito "un principio di civilta'" sostenendo che "bisogna andare avanti".

Franceschini: “Bisogna parlare di alleanze” 

Ma è il tema delle alleanze ad accendere la discussione. Dario Franceschini "senza mettere in discussione il segretario", come ha precisato, ha osservato: "Me lo ricordo che sei stato eletto da due milioni di persone, ma c'è una comunità di parlamentari, militanti, sindaci, che ti hanno scelto ma per questo non hanno rinunciato al pensiero e alla parola" ha sottolineato. "Condivido il segretario sulla rivendicazione dei risultati, sul parlare al paese, sul viaggio in treno per incontrare il paese. Voterò la relazione ma ritengo si debba parlare anche di alleanze e ne parlerò" ha sostenuto.

Gruppi di Orlando ed Emiliano non votano mozione

Toni duri in replica da parte di Renzi che addirittura cita la canzone di Guccini 'Quattro stracci' che parla di una storia finita: "ognuno vada dove vuole andare, ognuno invecchi come gli pare, ma non raccontare a me che cos'è la libertà!".
Alla fine sul voto della relazione la direzione è unanime, vota sì anche il ministro dei Beni culturali, ma il segretario si perde per strada le minoranze di Orlando ed Emiliano che non partecipano al voto.