In Evidenza
Altre sezioni
altro

Biotestamento, la Camera ha approvato il ddl. Testo passa al Senato

Politica

Via libera con 326 sì e 37 no alla proposta di legge sul fine vita. Hanno votato a favore Pd, M5S, Si, Mdp. Contrari Lega, Ap, FdI e Forza Italia. Tutti respinti gli emendamenti delle opposizioni. Il punto centrale rimangono le Dat

Condividi:

Il Parlamento italiano compie il primo passo per far avere al Paese una legge sul fine vita. La Camera dei deputati ha approvato il ddl sul Biotestamento con 326 sì e 37 no. La proposta di legge passa ora al Senato. 

Voto favorevole di Pd, M5S, Si, Mdp

La proposta di legge sul testamento biologico ha superato il primo scoglio grazie ai sì di Pd, M5S, Si, Mdp, e altre forze minori. Hanno votato contro Lega, Ap, FdI e Forza Italia, pur riconoscendo la libertà di coscienza. Voto in dissenso dai loro gruppi per Fabrizio Cicchitto (Ap) che ha annunciato il sì, Luigi Gigli (Democrazia solidale) che ha votato no, Daniele Capezzone (Misto Conservatori) che ha votato sì, Domenico Menorello (CI) che ha annunciato un no, e Stefania Prestigiacomo (Fi) che ha dichiarato un voto a favore.

Le Dat punto centrale

Le Dat (Disposizioni anticipate di trattamento) sono il punto centrale della legge sul Biotestamento. Ogni persona maggiorenne e capace di intendere e volere, in previsione di un'eventuale futura incapacità di autodeterminarsi, puòattraverso le Dat, esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari. Oltre al proprio consenso o rifiuto rispetto a trattamenti sanitari, comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali. Si potrà indicare anche una persona di fiducia, che rappresenterà il malato nelle relazioni con il medico e con le strutture sanitarie. Le Dat saranno vincolanti per il medico, a meno che appaiano manifestamente inappropriate o non corrispondenti alla condizione clinica attuale del paziente. Tutti respinti, invece, gli emendamenti delle opposizioni. Compreso uno del Movimento 5 Stelle che chiedeva venissero inserite norme che permettessero l’eutanasia in Italia. Nel testo non è stato inserito il Registro nazionale delle Dat per mancanza di copertura. Le Regioni potranno istituire propri archivi informatici per la raccolta e gestione dei dati. 

L’inedito asse Pd-M5S

Il testo votato oggi, e modificato durante l'iter in Assemblea, è frutto di una lunga mediazione in Parlamento, dalla quale il governo si è sempre tenuto fuori scegliendo di restare neutrale. Un testo che ha impiegato più di tre anni per vedere la luce, subendo diversi stop and go e tentativi di insabbiamento in commissione. È soprattutto grazie all’inedito asse Pd-M5S, forte dei numeri capaci di contrastare la netta contrarietà dei partiti di centrodestra e di area cattolica, a far sì che il testo non venisse stravolto, nonostante l'incognita di alcune votazioni segrete. La proposta di legge ora passerà all'esame del Senato, anche se diversi deputati danno per scontato che l'iter a Palazzo Madama non sarà breve, non sarà facile e che l'approvazione finale non sarà scontata.

Boldrini: "Importante atto di responsabilità"

"È un importante e positivo atto di responsabilità il voto con il quale la Camera ha approvato le norme sul testamento biologico. A nessuno può sfuggire la delicatezza e la complessità di questioni che hanno implicazioni etiche, religiose, sociali, culturali. Si parla di vita, di morte, di dolore, cioè delle esperienze più profonde che toccano l'essere umano". Lo afferma la presidente della Camera, Laura Boldrini spiegando che "la risposta non poteva più essere il silenzio distratto e imbarazzato che per troppo tempo il Parlamento ha riservato a questi temi".

Deputati cattolici: "È morte per fame e sete"

"La Camera dei Deputati ha approvato il disegno di legge sulle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento. Noi ci siamo opposti con tutte le nostre forze perché con esso vuole fare entrare nel nostro ordinamento giuridico l'eutanasia e vi entra nel modo più barbaro: la morte per fame e per sete". Così i deputati cattolici hanno commentato, in una nota congiunta, il voto di oggi alla Camera