Reddito di inclusione per 400mila famiglie: cos’è e come funziona

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La misura, contenuta nel ddl delega sul contrasto alla povertà, riguarderà circa due milioni di persone. Priorità a disabili, nuclei familiari con minori e disoccupati over 55. Il beneficio sarà legato a una soglia Isee che si attesterà a 3mila euro

È arrivato il via libera definitivo del Senato al ddl che introduce il reddito di inclusione: 400mila famiglie avranno circa 500 euro al mese. Si tratta della prima misura nazionale destinata ad assicurare un sostegno economico al 24,5% dei nuclei familiari che risultano al di sotto della soglia di povertà e sarà rivolta alle famiglie residenti di italiani e stranieri con permesso di lungo soggiorno. Il reddito di inclusione sostituirà il Sia, il sostegno per l'inclusione attiva sotto forma di carta prepagata, attivo da settembre 2016, che finora ha raggiunto circa 65mila famiglie per un totale di 250mila persone. (IL TESTO COMPLETO DEL DDL)

 

La soglia Isee - A differenza del Sia, che prevedeva un limite a persona di 80 euro a testa per un massimo di 400 euro per famiglie di 5 persone o più - ci sarà un beneficio legato a una soglia di Isee che dovrebbe essere 3mila euro. Si terrà conto, quindi, del patrimonio (eventuali proprietà e conti correnti), di tutti i redditi, anche quelli esenti (esclusi eventuali trasferimenti legati alla disabilità) e del reddito disponibile, ovvero quello che resta dopo aver pagato l'affitto.

 

Priorità a famiglie con minori, disabili e over 55 disoccupati - Il reddito di inclusione sarà quindi erogato anche alle singole persone per le quali, se la soglia Isee sarà fissata a 3mila euro, sarà disposto un massimo di 250 euro al mese in assenza di reddito o patrimonio. Tuttavia ci sarà un criterio di priorità di accesso alla misura per le famiglie con minori, per i disabili, per gli over 55 disoccupati e per le donne in accertato stato di gravidanza.

 

Le stime - Nel caso di assenza totale di mezzi, una famiglia composta da due persone potrebbe ottenere un beneficio di circa 390 euro mensili, mentre per un nucleo di tre persone, si arriverebbe a circa 480-500. Questo limite, circa equivalente all'assegno sociale per gli anziani senza reddito, dovrebbe valere anche per le famiglie più numerose.

 

Coinvolte 400mila famiglie - Il Rei dovrebbe raggiungere nel 2017 quasi due milioni di persone in 400mila famiglie con circa 800mila minori interessati. Nel complesso, le risorse disponibili per la povertà quest'anno dovrebbero raggiungere i due miliardi tra prestazioni e servizi con fondi nazionali e comunitari. Per il contributo economico è previsto un limite di durata con possibilità di rinnovo.

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