L’ufficio di presidenza di Montecitorio ha approvato la delibera con i voti a favore di Pd, Sel, Sc, Fdi e Lega. Dopo un momento di stallo, via libera anche da Palazzo Madama. Boldrini: "Lo chiedevano i cittadini". Grasso: "Un bel segnale"
Sì anche dal Senato, la soddisfazione di Grasso - Poi il via libera è arrivato anche dal Consiglio di presidenza di Palazzo Madama che fino a poco prima sembrava nell'impasse più assoluta. La delibera è passata con i voti favorevoli di Pd, Lega e Sel. I voti contrari sono stati di Gal (Lucio Barani) e M5S (Laura Bottici), si è astenuto Hans Berger del gruppo Misto, Forza Italia è uscita dall'aula.
Soddisfazione dal presidente del Senato Grasso, che ha parlato di "un bel segnale"
#Senato approva delibera #stopvitalizi: un segnale forte, significativo e concreto dalle Istituzioni ai cittadini. Un bel segnale.
— Pietro Grasso (@PietroGrasso) 7 Maggio 2015
Per quali reati si applica la misura - Sono così aboliti i vitalizi per i parlamentari condannati a pene superiori a due anni per i reati di mafia, terrorismo, pubblica amministrazione (eccezion fatta per l'abuso d'ufficio) e per tutti i reati con condanne massime superiori ai 6 anni.
La sospensione non si applica a parlamentari riabilitati - Tra i punti più controversi della delibera l'istituto della riabilitazione, che consente al condannato di ottenere l'estinzione degli effetti penali della condanna dopo aver estinto la pena. Le misure infatti "sono adottate dall'Ufficio di presidenza previo accertamento dei relativi presupposti" e "non si applicano qualora sia intervenuta la riabilitazione". Se riabilitato, al deputato viene ripristinata l'erogazione dei vitalizi "con decorrenza dalla data dell'istanza di riabilitazione".