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Spara a 21enne che rivolge avances alla figlia minorenne, fermato 45enne nel Catanese

Sicilia

Il 45enne dovrà rispondere di tentato omicidio e porto di arma da fuoco. Su richiesta della procura distrettuale, il fermo è stato convalidato dal gip che ha disposto la custodia in carcere

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Un uomo di 45 anni è stato fermato dai carabinieri nel Catanese con l'accusa di aver esploso otto colpi di pistola contro un 21enne che a suo dire avrebbe rivolto delle avances alla figlia minorenne. Secondo quanto ricostruito, prima degli spari ha fermato il giovane per strada e gli ha intimato di non infastidire più la figlia ricevendo due pugni in viso.

Gli spari

L'agguato a colpi di pistola è avvenuto nella tarda serata del 21 aprile in un paese dell'hinterland etneo, ma la notizia è stata resa nota solamente stamane dopo che l'aggressore è stato fermato dai carabinieri con le accuse di tentato omicidio e porto di arma da fuoco. L'agguato è scattato intorno alle 22, quando il 21enne ha chiamato il 112 dicendo che mentre si trovava a bordo della propria auto insieme alla fidanzata, anch'essa minorenne, un uomo aveva esploso otto colpi di pistola che avevano colpito la parte posteriore dell'auto e poi era fuggito. Lui e la ragazza sono rimasti illesi.

Il fermo

I carabinieri, dopo aver raggiunto le due vittime, hanno acquisito i primi elementi indiziari a carico del 45enne, che tra l'altro sarebbe stato riconosciuto durante l'azione di fuoco. L'uomo dopo l'agguato ha fatto perdere le proprie tracce fino alle 17.30 dell'indomani, quando è stato localizzato e immediatamente bloccato dai carabinieri. In quell'occasione una perquisizione personale e dell'auto ha consentito di sequestrare una scatola contenente 18 proiettili calibro 6,35, lo stesso dei bossoli trovati dai carabinieri sul luogo dell'agguato. L'arma non è stata ancora ritrovata. Su richiesta della procura distrettuale, il fermo è stato convalidato dal gip che ha disposto la custodia in carcere.