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25 aprile, il sindaco Orlando alla manifestazione: "Palermo vicina al popolo ucraino"

Sicilia

Così il sindaco di Palermo Leoluca Orlando durante la cerimonia che si è svolta questa mattina al Giardino inglese in occasione della Festa di Liberazione dal nazifascismo, con un corteo che ha sfilato lungo via Libertà fino al Teatro Massimo

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"Il 25 aprile come ogni anno conferma l'atto di omaggio e gratitudine nei confronti di chi ha perso la vita per l'affermazione di quella Costituzione repubblicana e di quei diritti che in questo momento sono violati in varie parti del mondo". Così il sindaco di Palermo Leoluca Orlando durante la cerimonia che si è svolta questa mattina al parco Piersanti Mattarella (già Giardino Inglese) in occasione della Festa di Liberazione dal nazifascismo.

 

La cerimonia

Un corteo ha sfilato lungo via Libertà fino al Teatro Massimo e sono state deposte alcune corone di fiori sulla lapide dei caduti di Cefalonia e davanti al cippo di Pompeo Colajanni. Alla presenza dei vertici delle forze armate, delle forze di polizia territoriali, delle delegazioni dell'Anpi e delle associazioni combattentistiche e d'arma, oltre che di numerosi cittadini, presso i cippi commemorativi dei martiri siciliani della Divisione Acqui e del comandante partigiano Pompeo Colajanni, sono state deposte le corone d'alloro dal prefetto di Palermo Giuseppe Forlani, dal sindaco Leoluca Orlando e dal presidente dell'Anpi Ottavio Terranova.

Le parole del sindaco Leoluca Orlando

"Il mio pensiero va in particolare al popolo ucraino che subisce l'aggressione militare della Russia, aggravata da veri e propri crimini di guerra, e che cerca di inviare un messaggio al mondo in difesa del diritto alla vita e del diritto alla pace", ha aggiunto Orlando. "Le guerre uccidono non soltanto in Europa ma anche in altre parti del mondo, ricordiamolo quando tanti migranti fuggono dall'Africa e dall'Asia. Lo dico esprimendo grande solidarietà al popolo ucraino, una solidarietà che la città di Palermo sta dimostrando accogliendo gli ucraini. Essere qui numerosi, come non mai, è la conferma che il popolo palermitano è legato ai principi fondamentali del diritto alla pace e del diritto alla vita", ha continuato. "Palermo - ha aggiunto Leoluca Orlando durante il discorso che ha tenuto sulla scalinata del Teatro Massimo - non è vittima del pensiero unico. E' contro il pensiero unico che calpesta il valore della democrazia. Affermare che gli antifascisti sono tutti uguali è un insulto alla lotta di Liberazione. Questo è il senso vero del 25 aprile a Palermo". "Non è consentito - ha concluso il sindaco di Palermo - che qualcuno in nome della polemica interna alle forze democratiche possa tentare di sostenere tesi fasciste e naziste e che appartengono ad un pericoloso ritorno al passato".

Musumeci: "Impegnarsi per pacificazione nazionale"

"Riconsacrare come prioritari i valori della libertà e della democrazia, nella ricorrenza del 25 Aprile, significa anche impegnarsi a lavorare per una definitiva pacificazione nazionale", ha sottolineato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. "A quasi ottant'anni dalla fine della guerra - ha aggiunto -, abbiamo tutti il dovere di lavorare per una Italia più giusta, senza lasciare spazio all'odio ed al rancore. E rivolgere un commosso pensiero al popolo ucraino, vittima in queste settimane di una inaudita aggressione militare".

Appello di pace dal presidente Anpi Ottavio Terranova

"La pace è in pericolo". Il presidente dell'Anpi di Palermo, Ottavio Terranova, ha lanciato un forte grido d'allarme davanti al cippo che ricorda i martiri di Cefalonia e Pompeo Colajanni, il partigiano "Barbato" che partecipò alla liberazione di Torino. La solidarietà al popolo ucraino passa, nelle parole di Terranova, attraverso il ricordo della "Resistenza italiana i cui valori si ritrovano nella Costituzione e nel sistema di diritti alla base della democrazia repubblicana". Terranova lancia un appello per la pace che non sia affidata solo alle armi perché, dice, "le armi chiamano altre armi". L'obiettivo deve essere quello di "perseguire la pace con la difesa della vita di tutti". "Questo - aggiunge il vice presidente di Anpi Palermo, Armando Sorrentino - è un giorno emblematico per la fase tragica che viviamo. La condanna dell'invasione dell'Ucraina è netta e si unisce al rammarico che non sia stata sviluppata subito un'azione diplomatica per fermare l'aggressione". 

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©Ansa