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Palermo, frmata la Convenzione dei diritti nel Mediterraneo

Sicilia
@ufficio stampa

Si tratta di una carta che sancisce un patto tra i cittadini di 20 Paesi partecipanti per la creazione di una Rete permanente di confronto e collaborazione

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Firmata stamattina a Palermo la Convenzione dei diritti nel Mediterraneo. Si tratta di una carta elaborata dal basso, frutto di un anno e mezzo di lavoro e 14 approfondimenti tematici, che sancisce un patto tra i cittadini dei Paesi partecipanti per la creazione di una Rete permanente di confronto e collaborazione in grado di "ridare centralità all'identità mediterranea" e farne uno "spazio creatore di umanità e di democrazia partecipata". Attorno all'idea si sono ritrovati diversi sindaci di Sicilia e Sardegna, numerosi attori del Terzo settore e personalità della cultura e dell'associazionismo di venti Paesi: Israele, Palestina, Libia, Turchia, Libano, Spagna, Bosnia, Francia, Malta, Grecia, Iraq, Siria, Marocco, Egitto, Tunisia, Algeria, Albania, Macedonia, Kurdistan, Italia.

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La campagna

Tra le linee operative già lanciate, una campagna per ottenere dall'Europa la creazione di un Erasmus del Mediterraneo e un marchio Mediterraneo per la commercializzazione dei prodotti comuni. Ottanta i firmatari della Convenzione che adesso sarà allargata ad altre organizzazioni: rappresentanti di associazioni, enti locali, personalità del mondo della cultura, delle istituzioni e del Terzo settore di 20 diversi Paesi del Mediterraneo.

Orlando: "Convenzione molto importante"

A sottoscrivere per primo il documento, il sindaco di Palermo e della città metropolitana Leoluca Orlando che ha sposato tra i primi l'iniziativa dell'Associazione 'Un'Altra storia' insieme ai responsabili del 'Forum italo tunisino' e dell'Associazione internazionale 'Agorà degli abitanti della terra'. "Una Convenzione molto importante - afferma il sindaco Leoluca Orlando - Sono presenti 20 Paesi del Mediterraneo, ma al tempo stesso anche alcune rappresentanze comunali, essendo i sindaci liberi di esprimere le proprie opinioni perché non hanno né esercito né armi né battono moneta".