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Scomparso 38enne a Termini Imerese, arrestati moglie e miglior amico

Sicilia

I due avrebbero pianificato l'omicidio, attirato il 38enne a Palermo in un terreno di proprietà dell'arrestato e lo avrebbero ucciso

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Una donna di 36 anni e un uomo di 57 anni sono stati arrestati dai carabinieri del Reparto territoriale di Termini Imerese, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Palermo, in relazione alla morte di Carlo Domenico La Duca, un agricoltore di Termini Imerese scomparso il 31 gennaio 2019. Le accuse sono di omicidio e soppressione del cadavere. Gli indagati sono la moglie e il miglior amico della vittima. Quest'ultimo lavorava come agricoltore nell'azienda di La Duca. 

I carabinieri stanno scavando alla ricerca del corpo nel terreno di proprietà della vittima e in alcuni campi che appartengono all'arrestato, Pietro Ferrara. 

La vicenda

Attraverso le indagini coordinate dalla procura di Palermo con intercettazioni, analisi dei tabulati e dei sistemi di videosorveglianza, sono emersi gravi indizi nei confronti dei due, che avrebbero avuto una relazione sentimentale clandestina. I due avrebbero pianificato l'omicidio, attirato la vittima a Palermo in un terreno di proprietà dell'arrestato e lo avrebbero ucciso. Poi avrebbero portato la sua auto a circa 12 chilometri di distanza dal luogo del delitto per depistare le indagini. Le acquisizioni investigative hanno anche permesso di demolire gli alibi che i due avevano creato nel corso del tempo per tentare di allontanare l'attenzione degli inquirenti. Secondo gli investigatori, i due erano molto cauti, tanto da utilizzare numeri riservati per le loro conversazioni e per le chat.

Il movente

L'omicidio potrebbe essere stato determinato da motivi economici. La donna, secondo quanto si apprende, temeva che, separandosi dal marito - i due erano già davanti al giudice per definire la causa - avrebbe dovuto lasciare la casa di famiglia di La Duca in cui viveva con i figli. La vittima aveva una nuova compagna e il giorno della scomparsa, dopo essere andato all'assessorato regionale all'Agricoltura per chiedere dei contributi, si sarebbe dovuto incontrare con lei. Della scomparsa di La Duca si è a lungo occupata la trasmissione Chi l'ha visto, che ha raccontato che nei mesi precedenti all'omicidio qualcuno aveva ucciso i suoi cani. L'uomo avrebbe rivelato ad amici il timore che si fosse trattato di una intimidazione. Mai, però, avrebbe espresso dubbi sulla fedeltà dell'amico.

La scomparsa

L'arrestata, Luana Cammalleri, in passato era stata indagata per minacce nei confronti della suocera. Durante una lite le aveva stretto attorno al collo il filo del telefono di casa e la vittima l'aveva denunciata. Il giorno prima che La Duca sparisse si era celebrata l'udienza per minacce a carico della donna, in cui la suocera si era costituita parte civile. Prima della scomparsa inoltre l'indagata e il marito si stavano separando, ma continuavano a vivere insieme in un casolare a Cerda, vicino all'azienda agricola di famiglia. La suocera e il figlio abitavano al piano superiore, la moglie e i figli in quello di sotto. 

Legale: "Famiglia sarà parte civile"

"È un momento drammatico per i familiari di Carlo La Duca, perché avere appreso che persone a lui vicinissime potrebbero essere coinvolte nella sua sparizione non fa altro che acuire il loro dolore". Lo ha detto l'avvocato Salvatore Pirrone che assiste la madre e i familiari dell'agricoltore. "La madre e i parenti non hanno mai creduto nell'allontanamento volontario di Carlo - aggiunge il legale - che era molto legato alla madre e, soprattutto, ai due figli che ora hanno 9 e 13 anni. Abbiamo sempre avuto fiducia nella giustizia e supportato, nel rispetto dei ruoli, il difficile lavoro degli inquirenti, adesso aspettiamo l'inizio del processo a carico degli arrestati per costituirci parte civile".