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Caltanissetta, sequestrate 4.150 mascherine per bambini non idonee: una denuncia

Sicilia

Si tratta di mascherine FFP2, con marchio CE apposto in maniera illegittima. Secondo i militari, se immesse in commercio, avrebbero ingenerato nel consumatore la erronea convinzione di acquistare un prodotto pediatrico certificato

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A Caltanissetta la Guardia di Finanza ha sequestrato 4.150 mascherine FFP2 che, secondo l'accusa, erano ingannevolmente pubblicizzate come pediatriche. Le Fiamme gialle hanno scoperto che erano pronte ad essere messe in vendita con il marchio CE apposto in maniera illegittima e in assenza della documentazione attestante il superamento dei previsti test di laboratorio.

L’intervento

Il sequestro probatorio d'urgenza, poi convalidato dall'Autorità giudiziaria, è stato eseguito in un'attività commerciale di Caltanissetta, il cui proprietario è stato denunciato. Secondo gli investigatori le mascherine, se immesse in commercio, avrebbero ingenerato nel consumatore la erronea convinzione di acquistare un prodotto certificato da destinare ai bambini quando invece, le mascherine FFP2, essendo dei Dispositivi di protezione individuale (Dpi), sono destinati ad un pubblico di lavoratori. Per gli esperti, ricordano le Fiamme Gialle, i bambini dovrebbero utilizzare soltanto mascherine di tipo chirurgico considerato che l'uso di dispositivi facciali filtranti è modellato sugli adulti.

Articoli non sicuri sequestrati anche a Carini

Militari della Guardia di Finanza sono intervenuti anche a Carini, dove hanno sequestrato oltre 154 mila articoli sprovvisti del marchio CE. Durante un controllo in un emporio, sono stati scoperti 154.630 articoli, tra cui accessori per la cura della persona con strumentazione elettrica a basso voltaggio, ritenuti non sicuri e messi in vendita in violazione al Codice del Consumo. I militari hanno segnalato alla locale Camera di Commercio il titolare dell'impresa e sottoposto a sequestro amministrativo la merce non a norma. Infine, è stata comminata una sanzione pecuniaria fino ad un massimo di circa 30 mila euro.