L'omicidio è avvenuto alle spalle della Cattedrale nel centro cittadino. La donna, ammanettata dai carabinieri, avrebbe confessato il delitto. Ieri sera in due post su Facebook aveva scritto che avrebbe fatto "qualcosa che non avrei mai pensato"
Un uomo di 45 anni, C.F., è stato ucciso a coltellate la notte scorsa nel centro storico di Trapani, probabilmente al culmine di una lite. L'omicidio è avvenuto alle spalle della Cattedrale. I carabinieri hanno arrestato la convivente 36enne, V.D., che avrebbe confessato il delitto. La presunta omicida, dopo l'interrogatorio davanti ai carabinieri su delega della procura di Trapani, si trova adesso rinchiusa al Pagliarelli di Palermo. Sull'accaduto indagano gli uomini dell'Arma.
L'omicidio
Il 45enne era ai domiciliari e aveva inoltre l'obbligo di rientrare in casa alle 23. Ieri sera sarebbe rincasato in ritardo (l'uomo aveva indicato il domicilio della donna per scontare la pena) e sarebbe nata, per questo motivo, una violenta lite con la donna che, impugnando un coltello, ha sferrato un fendente al petto uccidendolo pressoché sul colpo.
La vittima
La vittima, figlio di noti ristoratori trapanesi, aveva precedenti penali per droga e omicidio colposo. Qest'ultima accusa è legata alla morte per overdose di un uomo a cui il 45enne aveva ceduto dello stupefacente e per la quale era stato condannato in primo grado a 7 anni e 6 mesi di reclusione.
La convivente
La relazione tra la vittima e la convivente avrebbe allontanato la donna anche dalla sua famiglia d'origine: distanza che le avrebbe procurato notevoli turbamenti, come si intuisce da quello che la donna scriveva su Facebook, e dove era molto attiva come se il social network rappresentasse una valvola di sfogo. Si sentiva sola e abbandonata: pubblicava poesie di Alda Merini e citazioni che rivelano nostalgia di un focolaio familiare.
L'annuncio del delitto con due post su Facebook
Con due post su Facebook ieri alle 23.36 e alle 23.38, la donna aveva scritto qualche ora prima del delitto che avrebbe fatto "qualcosa che non avrei mai pensato, vi amo. Perdonatemi". Il primo post è il seguente: "Scusate vi voglio bene a tutti, mi manca la mia famiglia, sono sola questo essere mi ha portato all'esasperazione, la polizia e carabinieri di Trapani sembrano che vadano d accordo con lui, stasera farò qualcosa che non avrei mai pensato, vi amo perdonatemi". Il secondo invece riporta: "Ho chiesto aiuto, questo mi ha distrutto polizia e carabinieri di Trapani difendono lui. Ok va bene, sono stanca, ho perso tutti, non ho più niente da perdere, perdonatemi". Il profilo Facebook probabilmente sarà valutato dagli inquirenti insieme agli altri elementi d'indagine. Mentre scriveva la donna, ma lo appureranno gli investigatori, sarebbe stata da sola in casa.
Le reazioni sui social
Quei messaggi, agghiaccianti alla luce di quanto successo, non sono stati presi sul serio dagli amici che li hanno letti e commentati sulla pagina Facebook della donna. Qualcuno le consigliava di "stare tranquilla e che nella vita con rabbia e pensieri strani abbiamo solo da perdere". Altri le suggerivano di riflettere bene: "Non farti fregare dalla rabbia. Devi mantenere la calma e le situazioni si risolveranno". Nessuno ha creduto che la donna potesse passare dalle parole ai fatti. "Cerca di stare calma tutto passa sta tranquilla è solo un brutto momento passerà. Dio e la Madonna ti aiuteranno vedraim devi fare morire chi ti fa star così male e fregartene", scriveva ieri sera una persona mentre poche ore dopo si sarebbe consumata la tragedia. Inoltre, sparsa la notizia, a caldo alcuni amici e conoscenti, sul profilo della donna, hanno scritto messaggi e commenti pensando che la vittima sia lei e non il convivente.
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