Secondo l'accusa, per un periodo si sarebbe adoperato per diramare ai membri della consorteria mafiosa gli ordini impartiti dal capomafia
A Trapani la guardia di finanza ha sequestrato beni aziendali per 300mila euro a Vincenzo La Cascia, indicato come esponente di spicco della famiglia mafiosa di Campobello di Mazara, e coinvolto, nel maggio del 2018, nell'operazione Anno Zero coordinata dalla Procura Distrettuale di Palermo.
Esponente
Il ruolo di "campiere" (custode dei campi) ricoperto in passato da La Cascia per conto della famiglia Messina Denaro a Castelvetrano e i contatti avuti da quest'ultimo con lo stesso boss Matteo lo fanno ritenere parte della ristretta cerchia degli uomini di fiducia del superlatitante. Secondo l'accusa, per un periodo si sarebbe adoperato per diramare ai membri della consorteria mafiosa gli ordini impartiti dal capomafia.