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Incendi nel Palermitano, intervengono Canadair ed elicotteri

Sicilia
©IPA/Fotogramma

Le fiamme, divampate tra Vicari, Lercara Friddi e Roccapalumba, stanno bruciando ettari di vegetazione. Roghi anche nel Nisseno. Nel pomeriggio incontro tra Musumeci e Curcio

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Una nuova giornata di incendi in provincia di Palermo. Un Canadair e due elicotteri stanno supportando le squadre di terra nelle operazioni di spegnimento di diversi roghi tra Vicari, Lercara Friddi e Roccapalumba, dove stanno bruciando ettari di vegetazione. Le fiamme sono divampate in contrada Ferre, in contrada Manganaro e a Colle Paradiso e stanno impegnando vigili del fuoco, forestali e protezione civile.

I roghi nel Nisseno

Situazione critica anche in alcune zone del Nisseno. A Niscemi, in particolare, un vasto rogo, che sta bruciando cinquanta ettari di terreno con frutteto, macchia mediterranea e parte di un boschetto, ha minacciato un agriturismo sulla Strada Provinciale 227. Nella struttura erano presenti diverse persone che stavano festeggiando il Ferragosto. Sul posto sono intervenuti i pompieri con squadre da Caltanissetta, Gela e un elicottero, riuscendo a fermare il fronte di fuoco. Le operazioni di spegnimento sono state complicate dal vento e delle alte temperature.

L’incontro tra Musumeci e Curcio

Intanto, nel pomeriggio il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha accolto a Palazzo Orlèans il capo della protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, per incontrare e ringraziare una quarantina di operatori, in rappresentanza delle 33 colonne mobili provenienti da fuori regione e delle organizzazioni di volontariato siciliane più attive nelle operazioni di spegnimento degli incendi. “Ho voluto ringraziare le squadre accorse da diverse parti d'Italia per sostenere il nostro personale nella lotta all'infernale fronte degli incendi - ha detto Musumeci - ma un sincero ringraziamento va anche alle risorse umane regionali della forestale, della protezione civile, agli amministrativi e ai funzionari, ai sindaci”.

“Grazie a chi è venuto da fuori così come ai siciliani che sono andati in altre parti d'Italia in differenti occasioni di bisogno - ha dichiarato, invece, Curcio -. Alla luce delle emergenze in corso è necessario approfondire una riflessione sulla formazione del volontariato, su come affrontare la difesa del bosco, ma anche accrescere le occasioni di gemellaggio e favorire la contaminazione di diverse esperienze. Sono fiducioso e faremo quanto necessario perché tutto questo avvenga”, ha concluso.