"La macchina dell'accoglienza sull'isola per ora funziona con regolarità - dice il sindaco Totò Martello - ma questi continui sbarchi pongono con forza il tema della rotta Tunisina, rispetto al quale serve un approccio differente sia dall'Italia che da Bruxelles"
Continuano gli "sbarchi autonomi" a Lampedusa, piccole imbarcazioni partite dalle coste tunisine che arrivano direttamente in porto. Dalla mezzanotte sono complessivamente 96 i migranti giunti sull'isola in sette diversi sbarchi.
Gli sbarchi
Gli ultimi ad approdare sono stati 17 tunisini, tra cui una donna e tre minori; poco prima altre due imbarcazioni, con a bordo 13 e 16 tunisini (tra cui 6 minori non accompagnati), erano riuscite a raggiungere direttamente il molo Favaloro. In precedenza altri tre gruppi, sempre dalla Tunisia, di 14, 7 e 14 uomini sono stati soccorsi, mentre sono stati recuperati in mare altri 15 migranti, tra cui 10 donne, provenienti da Guinea e Costa d’Avorio. Per tutti è stato disposto il trasferimento nell’hotspot di contrada Imbriacola. Ieri sulla più grande delle Pelagie si erano registrati 17 sbarchi con 349 persone arrivate.
Le parole del sindaco
"La macchina dell'accoglienza sull'isola per ora funziona con regolarità - dice il sindaco Totò Martello - ma questi continui sbarchi pongono con forza il tema della rotta Tunisina, rispetto al quale serve un approccio differente sia dall'Italia che da Bruxelles".
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