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Incendi nel Palermitano, fiamme nelle Madonie e a Monreale

Sicilia

Ieri i vigili del fuoco hanno eseguito un centinaio di interventi in Calabria e in Sicilia con Canadair della flotta area del Corpo nazionale ed elicotteri

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Notte di incendi in provincia di Palermo, in particolare nella zona delle Madonie. Le fiamme sono divampate nelle vicinanze delle Petralie e di Geraci Siculo. Molte persone hanno visto le fiamme arrivare fin dentro casa. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, i forestali e il personale della protezione civile.

Nel corso della notte sono andati in fiamme ettari di vegetazione anche a Piano Geli nella zona di San Martino delle Scale e a Montefiascone, nei pressi di Monreale in provincia di Palermo. 

Fiamme ieri sera anche a Terrasini, nella zona del villaggio dei pescatori, in pieno centro abitato. Il fumo ha invaso le case e reso irrespirabile l'aria, con diverse persone che si sono riversate in strada. L'intervento di due squadre della protezione civile con i mezzi antincendio ha evitato il peggio. I carabinieri e i vigili urbani hanno coordinato le operazioni di spegnimento mettendo in sicurezza gli abitanti della zona. Durante le operazioni di spegnimento un volontario della protezione civile è rimasto lievemente ferito.

A Palermo ancora roghi di rifiuti

Intanto, per la terza notte di fila, continuano i roghi di spazzatura a Palermo nel quartiere Borgo Nuovo. Gli incendi sono stati appiccati due volte in via Castellana e in viale Michelangelo, in via Mozambico. Roghi anche in via Cammarano nel quartiere Cep. La Rap, la società che gestisce la raccolta dei rifiuti, è alle prese con il recupero della spazzatura rimasta per strada dopo alcuni giorni di mancata raccolta provocata dalle assemblee proclamate dai sindacati. Per far fronte all'emergenza l'azienda sta impiegando squadre aggiuntive di aziende private. Il costo dell'operazione è di circa 200 mila euro.

Fiamme nel Ragusano e nell'Ennese

Un incendio è divampato anche nella zona di contrada Calaforno, tra Monterosso Almo e Chiaramonte Gulfi, nel Ragusano. Il rogo sta interessando una vasta area dove si trovano colture, aziende zootecniche e, poco distante, l'area boschiva di Calaforno con un parco riserva e una zona attrezzata, che è stata sgomberata. Sul luogo dell'incendio stanno lavorando i vigili del fuoco di Ragusa e le Squadre Antincendio Boschivo di Monterosso Almo e Chiaramonte Gulfi, oltre ai volontari di protezione civile. È stato richiesto l'intervento dei Canadair poiché le fiamme si stanno espandendo rapidamente. Nella zona di Calaforno si trova anche una vasta area archeologica, con ipogei che si fanno risalire al 2500/3000 avanti Cristo fino al 1000 avanti Cristo.

Situazione complessa anche nell'Ennese, in particolare a Pergusa, in contrada Parasporino, Cannavò e Jacopo, dove il fuoco minaccia alcune abitazioni. Due famiglie sono state fatte evacuare mentre preoccupa il fumo nero che si sta sviluppando. Altra gente si è allontanata dalle proprie case.

Patuanelli e Todde a Palermo per l'emergenza incendi

Intanto sono atterrati a Palermo il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, e il viceministro dello Sviluppo economico, Alessandra Todde, per incontrare i sindaci dei comuni più colpiti dagli incendi e per confrontarsi con le categorie produttive. "Come per la Sardegna, abbiamo deciso di recarci in Sicilia per incontrare i sindaci dei comuni più colpiti dagli incendi e le categorie produttive. Il governo vuole dimostrare estrema vicinanza ai territori, confermando che il governo non ha alcuna intenzione di lasciarli soli. Oggi è la conferma che lo Stato c'è e non vuole lasciare nessuno indietro", scrivono in una nota congiunta.

Cgil: "Serve pool di indagine"

"Stiamo vedendo andare in fumo, letteralmente, ettari di bosco e anni di lavoro. Lavoro degli operai forestali che hanno fatto nascere e crescere boschi lì dove oggi altrimenti ci sarebbe deserto. Anni di lavoro di chi in questi territori ha costruito con fatica le proprie aziende agricole". Lo dicono il segretario generale della Flai Cgil Palermo, Dario Fazzese e il segretario generale della Cgil Palermo Mario Ridulfo. "Abbiamo appreso dell'incontro dalla stampa - aggiungono Fazzese e Ridulfo - . Sarebbe stato forse il caso di invitare anche le organizzazioni sindacali, che rappresentano i lavoratori impegnati sul fronte del contrasto agli incendi". I sindacati vogliono inoltre "ribadire con forza la necessità che, accanto agli aiuti necessari, si faccia un serio contrasto al fenomeno degli incendi che ogni anno strappa via un pezzo di territorio e di bellezza alla nostra provincia". "Serve - è la richiesta di Flai e Cgil - una coordinazione effettiva tra i diversi organi inquirenti per reprimere le azioni criminali che determinano tutto questo. Non può essere solo un problema di temperature o di piromani. Come abbiamo urlato insieme alle associazioni ambientaliste, in occasione dell'incendio di Portella della ginestra, serve un pool di indagine. Così come accadde in occasione della lotta alla mafia. E come in quel caso serve seguire la 'puzza del denaro' per capire dove effettivamente risiedano gli interessi che tutto ciò stanno determinando".