E' quanto emerge da un nuovo sopralluogo dei carabinieri dove ieri, a Borgo Manfria, il 56enne Carmelo Palmieri è stato ferito con colpi d'arma da fuoco
Ferito in un agguato a Gela, si è salvato dai sicari che lo volevano uccidere fuggendo a piedi per circa 400 metri: è quanto emerge da un nuovo sopralluogo dei carabinieri dove ieri, a Borgo Manfria, il 56enne Carmelo Palmieri è stato ferito con colpi d'arma da fuoco.
La sparatoria
Secondo le indagini dei carabinieri di Gela, coordinati dalla procura, intorno alle 16 di ieri mentre l'uomo era in auto sulla strada interpoderale alle porte di Gela un altro veicolo, con a bordo due individui con il volto coperto, lo ha speronato. A quel punto l'agricoltore è sceso dal mezzo e ha cominciato una fuga disperata a piedi per mettersi in salvo. I killer avrebbero esploso diversi colpi d'arma da fuoco al suo indirizzo, uno dei quali lo ha raggiunto alla schiena. Nonostante la ferita, il bracciante è riuscito a scavalcare una recinzione con filo spinato, per poi mettersi in salvo entrando nella casa di alcune persone che lo hanno aiutato e hanno allertato i carabinieri.
L'arrivo dei soccorsi
L'uomo, privo di sensi, è stati trasferito con l'elisoccorso inviato dalla sala operativa del 118 di Caltanissetta; l'unico proiettile che lo ha centrato non avrebbe colpito organi vitali. Attualmente l'agricoltore si trova ricoverato nel reparto di chirurgia dell'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta.
Le indagini
Al momento si escludono legami con l'agguato, sempre ai danni di un bracciante agricolo, avvenuto il 2 luglio in contrada Falconara, in territorio di Butera. La vittima, 55 anni, Luigi Gueli, è stata raggiunta da alcuni colpi di fucile mentre si trovava nella sua auto.