"Una decisione - sottolinea l'avvocato che ha difeso i dipendenti - che rappresenta un importante riconoscimento dei diritti dei lavoratori del Comune di Piana degli Albanesi che in tutti questi anni, nonostante la precarietà del rapporto, hanno costituito elemento fondamentale dell'assetto organizzativo e amministrativo dell'Ente locale"
Contratto Cococo rinnovato per 15 anni consecutivi, ben oltre i limiti temporali stabiliti per legge: per questo il Tribunale del Lavoro di Termini Imerese ha condannato il Comune di Piana degli Albanesi al risarcimento danni nei confronti di dieci lavoratori a tempo determinato. L'Ente dovrà corrispondere a ciascuno di loro dodici mensilità dell'ultima retribuzione globale. Il giudice del Lavoro, inoltre, non ha accolto la richiesta di conversione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato.
Le parole del legale dei lavoratori
"Il giudice ha stabilito in favore dei lavoratori - dice l'avvocato Sonia Spallitta che ha difeso i dipendenti insieme all'avvocato Alessandro Licata - che le collaborazioni intercorse con il Comune resistente presentano, alla luce dalla corposa documentazione prodotta in giudizio, tutti i connotati tipici della subordinazione. Una decisione - aggiunge - che rappresenta un importante riconoscimento dei diritti dei lavoratori del Comune di Piana degli Albanesi che in tutti questi anni, nonostante la precarietà del rapporto, hanno costituito elemento fondamentale dell'assetto organizzativo e amministrativo dell'Ente locale. Tanto è vero che successivamente al deposito del ricorso presso il Tribunale di Termini Imerese, il sindaco ha iniziato un processo di stabilizzazione ancora in corso dei lavoratori, per porre fine allo stato di precarietà sanzionato con questa sentenza".