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Coppia gay aggredita da una baby gang in centro a Palermo

Sicilia

È avvenuto nei pressi di via Maqueda. I ragazzini prima li avrebbero insultati perché i due si tenevano per mano, poi li hanno circondati ed aggrediti. Uno dei ragazzi, 29enne, è rimasto ferito, ed è stato portato al pronto soccorso dal quale è stato dimesso con una prognosi di 25 giorni

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Una coppia gay è stata aggredita a Palermo ieri sera, in via Maqueda, nel centro storico della città, da un gruppo di ragazzini. I due, in vacanza nel capoluogo e stavano cercando un albergo, sono stati circondati dai ragazzini che prima li hanno insultati perché si tenevano per mano e poi li hanno aggrediti. Uno dei due ragazzi aggrediti è stato colpito anche dalle schegge di una bottiglia rotta e ha riportato traumi al volto, una frattura al naso e lesioni. Il giovane, 29enne torinese, è stato dimesso dall'ospedale questa mattina con una prognosi di 25 giorni.

L'aggressione a Palermo

Il ragazzo stava passeggiando con il suo compagno quando il gruppo di ragazzini lo ha circondato e colpito con violenza. Il 29enne è stato soccorso da altri due amici che stavano passeggiando con la coppia e gli aggressori sono fuggiti. Il giovane ha raccontato ai poliziotti di essere stato insultato e dileggiato perché si teneva per mano con il compagno, poi sono arrivate le percosse. Ha una frattura al naso e diverse ecchimosi al volto e sarebbe stato colpito ripetutamente al viso con diversi pugni. "Sono stati eseguiti tutti gli accertamenti - dicono i medici dell'ospedale - e tutte le indagini diagnostiche e poi è stato dimesso". Intanto, gli agenti della squadra mobile che stanno seguendo le indagini stanno acquisendo le immagini dei sistemi di videosorveglianza della strada per rintracciare gli autori della violenza. La zona, una delle vie della movida palermitana, è piena di locali e ci sono diverse telecamere che potrebbero aver inquadrato e ripreso i quattro adolescenti.

Cirinnà (Pd): “Sconvolge l'età degli aggressori”

"Dell'aggressione di Palermo non mi colpisce soltanto la ferocia; e non mi ferisce soltanto l'umiliazione e il grande dolore di chi l'ha subita. Quello che mi sconvolge profondamente è la giovanissima età degli aggressori. Vorrei se ne rendessero conto tutti coloro che, per motivi di convenienza politica, strumentalizzano il ddl Zan, attaccando in particolare la sua seconda parte. Quella parte che vuole intervenire sull'educazione e sulla formazione, per promuovere una cultura del rispetto", ha detto la senatrice del Pd, Monica Cirinnà. "Questo fa paura a chi vive di oscurantismo? - prosegue Cirinnà - Problemi loro. Noi non possiamo tirarci indietro di fronte alla costruzione di una società più aperta e inclusiva".

Vito (Fi): “Basta chiacchiere  il Ddl Zan serve”

"L'ennesima vile aggressione compiuta a Palermo da giovanissimi nei confronti di una coppia di ragazzi che camminava mano nella mano, mostra che le chiacchiere stanno a zero e che il Ddl Zan serve, pure nelle scuole", è il commento su Twitter di Elio Vito, deputato di Forza Italia.

"L'aggressione alla coppia gay a Palermo da parte di una babygang di cui facevano parte anche due ragazzine conferma purtroppo quanto ignoranza, incultura e intolleranza trovino spazio anche nei giovanissimi. Bisogna spezzare la catena dell'odio che si alimenta sui social e nutre la malapianta della discriminazione. L'omotransfobia va combattuta con ogni mezzo: non basterà solo una legge a sradicarla dalla società, perché servirà soprattutto uno sforzo forte e unitario di educazione alla tolleranza. Ma una legge è assolutamente necessaria, perché il Parlamento non può restare inerte di fronte a questa inaccettabile deriva di inciviltà", ha scritto in una nota la presidente dei senatori di Forza Italia, Anna Maria Bernini.

Crippa (M5s): “Non pieghiamoci al clima di odio”

"La vile aggressione ai danni di una coppia gay dimostra una volta di più che non dobbiamo piegarci a un clima d'odio", afferma in una nota il capogruppo alla Camera del MoVimento 5 Stelle, Davide Crippa. "Non possiamo perdere tempo e, al di là di qualsivoglia steccato ideologico, si deve arrivare quanto prima all'approvazione del Ddl Zan contro ogni atto omotransfobico. Bisogna tutelare - prosegue Crippa - chi vive tutti giorni sulla propria pelle la discriminazione vile e violenta, come è successo alla coppia di Torino in vacanza a Palermo a cui va tutta la mia solidarietà. Dobbiamo promuovere una cultura del rispetto dell'altro, intervenendo sull'educazione dei nostri ragazzi e ragazze e costruire finalmente una società più giusta e inclusiva", conclude il capogruppo M5S.

Ferrandelli e Saeli (+Europa): “Palermo non è questa”

"Apprendiamo con sconcerto dell'aggressione, avvenuta ieri sera in via Maqueda a Palermo, ad una coppia gay da parte di un gruppo di ragazzini. Siamo consapevoli che quel quadrilatero è tutt'altro che riqualificato e sicuro, nonostante il suo pregio e la sua bellezza", affermano in una nota il portavoce del Mezzogiorno di Più Europa, Fabrizio Ferrandelli, e la referente del dipartimento pari opportunità, Maria Saeli. "Esprimiamo la nostra vicinanza ai ragazzi, vittime di un 'aggressione frutto di disagio sociale e culturale, di pregiudizi e discriminazione verso gli altri - aggiungono - Ma Palermo, per fortuna, non è questa. Palermo è tanto altro, è integrazione, è melting pot". "Vorremmo invitare i due giovani ad un incontro, per scusarci a nome dei palermitani e per far conoscere loro, accompagnandoli per le strade, la vera Palermo, per respirare la vera città", concludono.

Faraone (IV): “Inqualificabile aggressione”

"Una inqualificabile aggressione nei confronti di una coppia gay a Palermo evidenzia ancora, ove ce ne fosse bisogno, quanto urgente sia trovare il modo per uscire dallo stallo ed approvare in tempi rapidissimi una legge contro le discriminazioni omotransfobiche. Questi ragazzi, a cui va la mia totale vicinanza e quella di Italia Viva, vanno tutelati da una legge giusta ed efficace, che punisca gli odiatori e faccia da deterrente contro questi ed altri tipi di violenze. Una riflessione però va fatta su un clima di odio generale che preoccupa: gli haters sono attivi ovunque, per questo chiedo ancora una volta di abbassare i muri e smetterla di ragionare secondo pericolosi integralismi contrapposti che infuocano lo scontro. Solo così possiamo pervenire ad una soluzione utile prima di tutto a chi vive sulla propria pelle le discriminazioni", ha scritto in una nota il presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone.

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