Dopo gli arrivi di ieri, nella notte quattro barconi, con a bordo 635 migranti, hanno raggiunto l’isola. In mattinata un'altra imbarcazione è stata intercettata al largo. Il leader della Lega annuncia: "A Draghi porteremo i modelli degli altri Paesi europei"
Sono proseguiti anche nella notte gli arrivi a Lampedusa, dove nell’arco di una giornata si sono registrati più di 20 sbarchi per un totale di oltre 2.100 persone approdate sull'isola. Poco prima di mezzanotte, una motovedetta della Capitaneria ha soccorso un peschereccio con a bordo 352 persone, di varie nazionalità, a 9 miglia dalla costa. In seguito, un'altra motovedetta ha trasbordato, lasciando l'imbarcazione alla deriva, altri 87 uomini intercettati a 15 miglia. Alle 3:20 sono sbarcati 101 migranti, fra cui 10 donne e 3 bambini, soccorsi a 12 miglia. In contemporanea, sono arrivati altri 95 immigrati, fra cui 3 donne e 5 bambini.
In totale, nella notte sono sbarcate 635 persone, che hanno dormito all'addiaccio sul molo Favaloro, in attesa di essere trasferiti nel centro d'accoglienza dell'isola per l'identificazione. In mattinata, un'altra imbarcazione è stata intercettata a 12 miglia dalla costa. A bordo c'erano 97 persone, fra cui 4 donne e 2 bambini, che sono state fatte sbarcare e portate su molo Favaloro. Nell'hotspot, intanto, restano 999 persone a fronte di una capienza massima di 250 posti.
In 500 lasciano il molo per l'hotspot a Lampedusa
Circa 500 dei migranti che hanno trascorso la notte sul molo Favarolo saranno trasferiti all'hotspot di contrada Imbriacola. La struttura di prima accoglienza, dove sono in corso i lavori del secondo padiglione, ha una capienza per 250 persone, ma fino a 1.500 riescono a essere sistemate. Dopo il trasferimento sul molo resteranno circa 200 persone. La priorità d'ingresso all'hotspot - secondo quanto garantiscono dalla Prefettura di Agrigento - verrà data ai soggetti vulnerabili, alle donne e ai bambini.
La situazione nell'hotspot
Dei migranti sbarcati nelle ultime ore, 313 sono stati imbarcati sulla nave quarantena Allegra. Altri 200 sono stati invece caricati sul traghetto di linea Sansovino e giungeranno in serata a Porto Empedocle (Agrigento) da dove verranno poi trasferiti in centri d'accoglienza del Ragusano. All'hotspot di Lampedusa, dopo questi trasferimenti, restano complessivamente 900 persone più le 500 in arrivo dal molo Favarolo.
Salvini a Draghi: "Porteremo modello di altri Paesi europei"
Domenica il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha sentito il premier Mario Draghi col quale ha discusso della costituzione di una cabina di regia per affrontare il dossier degli sbarchi, che vede coinvolti, oltre al Viminale, anche la Difesa e gli Esteri. Lo scopo è quello di pianificare misure condivise in vista dell’estate, anche a livello internazionale. Nella giornata di ieri il leader della Lega, Matteo Salvini, ha contattato il ministro Lamorgese auspicando un piano di interventi per evitare una escalation degli arrivi. Secondo il segretario del Carroccio, l'ondata di sbarchi non è "compatibile con un Paese che vuole ripartire. Ne parleremo con Draghi". Al presidente del Consiglio "porteremo i modelli degli altri Paesi europei - ha dichiarato questa mattina -. Siccome giustamente si parla di un governo europeista e di quello che ci chiede l'Europa, chiederemo che l'Italia si comporti come si comporta la Spagna, la Grecia e la Francia. In nessun altro Paese ci sono i numeri, le dimensioni e i problemi che abbiamo in Italia" ha aggiunto.
“Così non si può andare avanti”
"Non do promozioni o bocciature - ha proseguito Salvini - I numeri dicono che sono arrivati ieri, in una domenica di maggio, il doppio dei clandestini che sbarcarono in tutto il mese di maggio quando ero ministro. Con in più che c'è il Covid. Sicuramente così non si può andare avanti. Volere è potere. Io venerdì sono a Catania in un'aula di tribunale per rispondere di quello che ho fatto e ne vado fiero". Salvini ha inoltre confermato di essersi confrontato con il ministro dell'Interno: "Con Lamorgese ci siamo messaggiati ieri, però se si aspetta la solidarietà europea penso che andrà a finire come sui vaccini: il nulla - ha detto -. Gli altri paesi non stanno aspettando l'Europa, ma stanno difendendo i loro territori per conto loro con pieno diritto. Il presidente Draghi dice che noi meritiamo rispetto e anche sul fronte dell'immigrazione meritiamo rispetto. Non possiamo invitare i turisti da mezzo mondo su un'isola che ogni giorno vede migliaia di sbarchi. Non è serio", ha concluso Salvini.
Musumeci: “Ci saranno altri morti ma Roma e Bruxelles non muovono un dito”
Sulla nuova ondata di sbarchi è intervenuto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che ha attaccato la gestione dell’emergenza a livello nazionale ed europeo. ”Non è con le sole buone volontà che si risolve il dramma umano dei migranti nel Mediterraneo - ha dichiarato -. Tutti sanno che nelle prossime settimane moriranno altri innocenti (quasi sempre donne e bambini) nel loro disperato viaggio verso le coste siciliane, ma nessuno muove un dito, né a Roma, né a Bruxelles. A gestire questa infinita tragedia hanno lasciato la Sicilia, Lampedusa in testa, con i nostri sanitari, i nostri volontari e i pochi uomini in divisa Ho chiesto - ha concluso Musumeci - di incontrare il ministro dell'Interno per rinnovare, con il sindaco dell'isola, il nostro appello: Roma punti i piedi con l'Unione europea e pretenda subito la solidarietà più volte invocata dal Pontefice: tutto il resto è vergognosa ipocrisia”.
Lamorgese alla Ue: “Redistribuire le persone salvate in mare”
Colloquio telefonico tra il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese ed il commissario europeo per gli Affari Interni Ylva Johansson dopo i massicci sbarchi di migranti. Lamorgese, si apprende, ha spiegato che l'obiettivo immediato dell'Italia, in attesa della definizione del Patto su immigrazione ed asilo, è attivare entro l'estate un meccanismo temporaneo di solidarietà tra gli Stati europei disponibili per il ricollocamento delle persone soccorse in mare. Johansson ha ringraziato l'Italia per il suo impegno nella gestione dei flussi ed ha riconosciuto che l'Europa deve dare un segnale di solidarietà.
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