L'indagine, denominata Exit, è scattata nel settembre del 2019 dopo la segnalazione di un utente che lamentava inefficienze e disorganizzazione nella struttura sanitaria di Gela
Sette misure cautelari, emesse dal gip di Gela (Caltanissetta) su richiesta della Procura, sono state eseguite dalla polizia nei confronti di altrettanti dipendenti dell'Asp di Caltanissetta. Secondo gli investigatori gli indagati, che in totale sono 18, si sarebbero assentati durante l'orario di lavoro. L'accusa è di truffa aggravata, con abuso di prestazione d'opera e in violazione dei doveri inerenti all'esercizio di un pubblico servizio, unite dal vincolo della continuazione del reato.
Gli indagati
I provvedimenti cautelari riguardano un assistente amministrativo, un collaboratore tecnico professionale e una coadiutrice amministrativa, nei confronti dei quali è stata disposta la misura cautelare dell'interdizione per 12 mesi di tutte le attività inerenti il proprio ufficio nell'ospedale Vittorio Emanuele di Gela. Per un coadiutore amministrativo esperto, un assistente amministrativo esperto, una collaboratrice amministrativa professionale e un programmatore invece è stato disposto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, dal lunedì al venerdì, due volte al giorno, prima e dopo l'espletamento dell'attività lavorativa.
Le indagini
L'indagine, denominata Exit, è scattata nel settembre del 2019 dopo la segnalazione di un utente, che lamentava inefficienze e disorganizzazione nella struttura sanitaria. A quanto emerso alcuni dipendenti dell'ospedale di Gela dopo aver timbrato il "badge" in ingresso erano soliti allontanarsi dal posto di lavoro senza alcuna giustificazione. Sono stati così installati alcuni sistemi di video-sorveglianza nelle postazioni "badge". In due mesi d'indagine, la polizia ha acquisito numerosi episodi di assenteismo.