Il primo cittadino è stato rinviato a giudizio per diffamazione nei confronti di un imprenditore che con le sue dichiarazioni agli inquirenti diede lo spunto per il cosiddetto “caso parcheggi” a Erice, sfociato in un’indagine della procura a carico della sindaca di quel paese
Il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, è stato rinviato a giudizio per diffamazione nei confronti di un imprenditore che con le sue dichiarazioni agli inquirenti diede lo spunto per il cosiddetto "caso parcheggi" a Erice, sfociato in una indagine della procura di Trapani a carico della sindaca di Erice, Daniela Toscano.
La vicenda
La vicenda risale al febbraio del 2018. Tranchida, nel corso di una conferenza stampa su un'altra vicenda giudiziaria nel comune di Erice (relativa al periodo in cui egli ne era sindaco), commentò alcune anticipazioni di stampa relative alle dichiarazioni dell'imprenditore alla procura. In quell'occasione Tranchida lo definì "imprenditore fallito", circostanza su cui il gup Samuele Corso ha chiesto una verifica alla Guardia di Finanza che ha dato esito negativo. Sull’imprenditore non ci sono e non ci sono mai state istanze di fallimento. Da qui la decisione del gup che ha accolto la richiesta del pm Franco Belvisi.