Le indagini avrebbero accertato un episodio di violenza sessuale e avrebbero fatto emergere un fiorente giro di prostituzione, che ha coinvolto le modelle iscritte alle agenzie di cui gli odierni indagati sono i titolari
Tre imprenditori nel settore della moda sono finiti in carcere a Palermo. Il gip ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due imprenditori del settore moda, F.P. di 41 anni, accusato di violenza sessuale nei confronti di minorenne, prostituzione minorile, induzione e favoreggiamento della prostituzione di maggiorenne e M.V. di 43 anni, accusato di prostituzione minorile e induzione e favoreggiamento della prostituzione. La misura degli arresti domiciliari è stata invece disposta nei confronti di G.F. di 35 anni, indagato con l'accusa di prostituzione minorile, per aver intrattenuto rapporti sessuali con una ragazza non ancora 18enne in cambio di denaro.
Gli arrestati
F.P. è un agente di moda, M.V. è titolare di un'agenzia che presta servizi di promozione e supporto sul web ad altre imprese. Insieme hanno creato una struttura per la promozione di giovani modelle del territorio, provenienti anche da altre province siciliane, che hanno fatto partecipare a eventi di respiro nazionale e internazionale che si sono tenuti anche a Milano e Parigi, capitali europee della moda.
Le indagini
Le indagini sono partite dalle dichiarazioni di una giovane che ha iniziato a lavorare nelle agenzie di modelle coinvolte nell'inchiesta all'età di 15 anni. La ragazza ha rivelato agli investigatori di essere stata "iniziata" da F.P. e proposta al socio M.V., inducendola a intrattenere rapporti con clienti dell'agenzia o che partecipavano agli eventi legati alla moda. Dalle indagini è emerso che le aspiranti modelle venivano contattate tramite i social e invitate a partecipare ai provini che si tenevano presso lo studio condiviso dai due indagati. Le minorenni accompagnate dai genitori, superato il provino con F.P., si iscrivevano all'agenzia pagando un quota di circa 50 euro. Da quel momento iniziava il loro percorso professionale partecipando a casting, sfilate o shooting fotografici che si tenevano in ambito locale o al massimo regionale. Durante questi eventi le giovani iniziavano a legarsi al loro agente, che godeva già della fiducia e della stima dei genitori. Con le modelle F.P. instaurava un rapporto privilegiato finalizzato a irretirle per potere in un secondo momento abusarne e cederle ad amici e clienti che pagavano centinaia di euro per avere rapporti sessuali con le vittime.
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